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Il Governo pensa al blocco del Tav, Chiamparino: "Mi auguro che la Lega insorga"

Salvini: "L'opera deve andare avanti"

"Dal mio punto di vista sulla Tav occorre andare avanti, non tornare indietro". E' scontro al Governo sul futuro della Torino-Lione. Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a proposito dell'ipotesi di blocco del cantiere e dopo le indiscrezioni sulla volontà del premier Giuseppe Conte e del leader del M5S e vicepremier Luigi di Maio di fermare il progetto. "C'è da fare l'analisi costi-benefici - ha detto Salvini -: l'opera serve o no, costa di più bloccarla o proseguirla? Non faccio pagare agli italiani miliardi".  Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti grillino, Danilo Toninelli, ha definito un "enorme spreco di denaro pubblico" l'alta velocità Torino-Lione e aveva avvertito: "Nessuno firmi nulla ai fini dell'avanzamento dell'opera".

La reazione di Chiamparino

Nel frattempo, "in attesa che Toninelli e Conte si chiariscano le idee", Sergio Chiamparino, governatore della Regione Piemonte ha annunciato che convocherà, a settembre, un vertice con tutte le rappresentanze economiche, sociali, istituzionali e politiche "per far risuonare chiare e forti le voci della società piemontese a favore dell’opera". 

"E’ indispensabile un moto d’orgoglio che impedisca che la nostra regione venga messa ai margini di tutte le relazioni economiche, nazionali e internazionali - ha dichiarato Chiamparino -. Mi permetto anche di dire ai colleghi e amici Giovanni Toti e Attilio Fontana che se si dovesse mai davvero bloccare il collegamento Torino-Lyon, anche le altre grandi opere, a cominciare dal Terzo Valico, sarebbero da rivedere, perchè verrebbe meno la forza della piattaforma logistica del Nord-Ovest. Chiedo dunque anche a loro un pronunciamento netto".

Chiamparino ha annunciato inoltre di aver intensificato i rapporti con le autorità francesi per consolidare le relazioni economiche il resto dei paesi europei.

"Mi auguro che - ha concluso il governatore -, sulla scorta di quanto dichiarato da Matteo Salvini, i leghisti - che nel loro programma elettorale avevano il completamento del Tav - insorgano per bloccare questa deriva anti-piemontese e contraria agli interessi del Nord-Ovest e dell’intero Paese.

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