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Candidatura Olimpiadi 2026, in attesa delle prime valutazioni del Cio

A Losanna gli addetti ai lavori valuteranno tutte le opzioni italiane

Oggi, martedì 3 aprile, è in programma a Losanna, in Svizzera, la riunione del Comitato Olimpico Internazionale in occasione della quale si discuterà delle possibili candidature di Torino, Milano e il Veneto con Cortina e le Dolomiti, alle Olimpiadi Invernali 2026. Una bella "gatta da pelare" per gli addetti ai lavori che, prima di rendere pubblici i loro orientamenti, dovranno valutare tutte le possibilità. Anche quella di un'Olimpiade organizzata da Torino e Milano in tandem, ipotesi che nell'ambiente torinese non è vista così di buon occhio e che, nel caso diventasse la scelta, non soddisferebbe appieno le ambizioni sabaude.

Qualche giorno fa, in ogni caso, la Giunta Appendino ha fatto un altro passo avanti verso l'evento a cinque cerchi, costituendo l'associazione senza scopo di lucro "Torino 2026", che si occuperà di curare lo studio, la ricerca e le analisi utili a valutare la fattibilità della candidatura del capoluogo piemontese. Un comitato che darà voce a tutti: non solo alla valutazione dei vari aspetti - urbanistici, sportivi e soprattutto ambientali - ma anche a chi i Giochi non li sostiene, per dare modo di prendere in considerazione anche i pareri contrari.

I sindaci montani in particolare sostengono le Olimpiadi a fianco di Torino ma le cose cambierebbero nel caso in cui la candidatura comprendesse anche la città di Milano. Le piste da sci alpino di Sestriere, di fondo a Pragelato e di snowboard a Bardonecchia ad esempio, che nel 2006 la fecero da padrone, sarebbero sostituite con ogni probabilità, nel calendario delle gare del 2026, da quelle di Bormio e Livigno su cui Milano si appoggerebbe. Una soluzione che certo non farebbe sorridere gli amministratori in valle.   

Ma, da sola o in abbinata con il capoluogo lombardo, nella nuova ottica di Giochi sostenibili promossa dal Cio, Torino - che recupererebbe tutti o quasi gli impianti del 2006 - non può non tentare. E chissà, magari anche i più scettici all'interno del Movimento Cinque Stelle si convinceranno. Certo quello che verrà fuori dalla riunione del Cio odierna, non è un risultato scontato. Milano è ambiziosa e unita, il Veneto è determinato: a Torino ormai non resta che attendere. A farsi da parte, c'è sempre tempo.    

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