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Campi nomadi, la Giunta approva un nuovo regolamento

Aree sosta maggiormente controllate

Nuove regole per i campi nomadi. Il testo della normativa è stato approvato martedì 29 agosto dalla Giunta comunale per superare il problema degli insediamenti irregolari e favorire l'integrazione sociale. Il tutto tramite percorsi di sostegno per le famiglie verso l'autonomia abitativa, educativa ed economica. 

Il nulla osta

Ogni insediamento avrà una capienza massima da rispettare, secondo la composizione dei nuclei familiari, le condizioni igienico sanitare e le esigenze di ordine pubblico, e una commissione, composta da cinque persone scelte dalla Giunta, avrà il compito di rilasciare il nulla osta per la sosta. Il documento avrà valenza di un anno ma è rinnovabile e potrà essere concesso anche in via straordinaria per sei mesi, oppure per quaranta giorni in occasione di eventi familiari (ospitalità di parenti, riti funebri, matrimoni).

Il nuovo regolamento fa riferimento in particolare a quattro aree attrezzate per sinti e rom: l’area Sangone in corso Unione Sovietica 655, l’area Germagnano nell’omonima via, il campo Le Rose di via Lega 50 e quello di strada dell’Aeroporto 235/25. 

I requisiti per ottenerlo

Per poter accedere alle aree sosta in questione, occorre possedere i documenti in regola (carta d’identità per gli italiani, permesso di soggiorno per gli stranieri), non essere stati allontanati dagli altri campi della Città e disporre di un reddito non superiore a 20mila euro. Il permesso si ottiene inoltre dietro il pagamento di una tariffa di 600 euro annui per ogni piazzola assegnata, da calibrare in base alle condizioni economiche del nucleo familiare. 

Tra gli elementi escludenti, la condanna a oltre tre anni di reclusione, salvo estinzione definitiva della pena, o l’essere stati  giudicati per svariati delitti contro lo Stato e contro l’ordine pubblico, violenza, furto.

Aree maggiormente controllate 

Inoltre, per favorire la collaborazione tra comune e famiglie nomadi, in ogni area sosta saranno selezionati tre delegati appartenenti alle comunità stesse, e che qui vi soggiornano, ad occuparsi della cura dell'insediamento e della pacifica convivenza. Organizzando, di tanto in tanto, assemblee di informazione e di partecipazione attiva. 

Le aree di sosta saranno gestite congiuntamente da Ufficio Nomadi, Circoscrizioni e polizia municipale che garantiranno il rispetto per gli altri e per le strutture comuni, assolvimento dell’obbligo scolastico, documenti in regola per le persone e per le automobili, conferimento regolare dei rifiuti, divieto di costruzioni abusive, pagamento regolare dei consumi energetici, cura dei propri animali.La mancanza dei requisiti di base e la violazione delle norme di comportamento prevede anche sanzioni pecuniarie, tra i 100 e i 500 euro.
 
“Siamo certi che tali linee guida - affermano gli assessori alla Sicurezza, all'Ambiente e al Welfare, Roberto Finardi, Alberto Unia e Sonia Schellino - in un quadro di rispetto della legalità, consentiranno di generare un vero e proprio patto di convivenza civile e condizioni di vita dignitose all’interno degli insediamenti. Torino è per tradizione una città inclusiva, ma tutti sono chiamati a rispettare le regole. Intendiamo così contribuire alla soluzione di situazioni complesse e annose - concludono -, che in alcuni quartieri sono fonte di forte disagio”. 

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