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Il Piemonte fa ricorso contro il decreto sicurezza: è la prima regione d'Italia

Chiamparino: "Il decreto rischia di creare un mondo di invisibili"

Il Piemonte ha presentato questa mattina, giovedì 31 gennaio, alla Consulta, il ricorso contro il decreto sicurezza, voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e aspramente criticato da diversi sindaci italiani.  Il ricorso è stato spedito dall'ufficio postale del tribunale dall'assessora all'Immigrazione Monica Cerutti e con questo atto, il Piemonte è la prima regione d'Italia a opporsi alle scelte del Governo in materia di sicurezza. 

"Il decreto - ha commentato il governatore Sergio Chiamparino, a margine di un incontro sul Tav promosso dalla Cisl - rischia di creare un mondo di invisibili, di persone che non possono, non riescono ad integrarsi e per questo sono più facilmente alla mercé di chi viola le regole".

Quando aveva annunciato la volontà di fare ricorso, il presidente della Regione aveva spiegato che "esistono tutte le condizioni giuridiche: il decreto, impedendo il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, avrà ripercussioni sulla gestione dei servizi sanitari e assistenziali, di nostra competenza, che la Regione ha finora erogato ai migranti interessati".

La rivolta dei sindaci

Anche Sardegna e Toscana tuttavia, hanno iniziato una procedura analoga a quella del Piemonte. Critici verso le disposizioni del governo inoltre, diversi amministratori di centrosinistra. In primis i sindaci di Napoli, Luigi De Magistris, e di Palermo, Leoluca Orlando. Il primo ha fatto sospendere il decreto mentre il secondo ha dato disposizione di non applicare le misure nel capoluogo siciliano. "I sindaci ne risponderanno legalmente" è stata la replica di Matteo Salvini.
 

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