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Cota: "Mi appello alla responsabilità di tutti per evitare il referendum"

Il presidente della Regione ha espresso così le sue perplessità rispetto alla spesa di 22 milioni di euro. Nei prossimi giorni verrà discussa la possibilità di varare una nuova legge

Abrogare la legge regionale sulla caccia e pensare a una nuova legge. E' necessario per evitare il referendum del 3 giugno che possa essere discussa e approvata, con il maggior consenso possibile, una nuova direttiva. Mi appello al senso di responsabilità di tutti, perché in un momento come questo sarebbe una follia spendere 22 milioni per un referendum".

Lo ha dichiarato il presidente del Piemonte Roberto Cota. "La riunione dei capigruppo a cui ho partecipato questa mattina - aggiunge Cota - mi lascia la speranza che si possa arrivare al risultato". La proposta di Cota, formulata oggi nell'incontro con i capigruppo in Regione, mira a evitare il referendum sulla caccia in calendario il 3 giugno prossimo.

L'abrogazione dell'attuale legge regionale si provoca infatti il decadimento della consultazione che avrebbe lo scopo di modificarla, e il conseguente risparmio per le casse della Regione. Contestualmente all'abrogazione, la proposta prevede anche l'approvazione di una mozione, alla quale sta lavorando l'assessore regionale alla Caccia, Claudio Sacchetto, che impegna la Giunta a elaborare una nuova legge il più possibile condivisa da tutte le forze politiche.

Sull'operazione è ora in corso il confronto delle forze politiche. Essa dovrebbe essere realizzata al più presto, all'interno della legge finanziaria in discussione in questi giorni in Consiglio regionale. In attesa della nuova legge regionale sulla Caccia, in Piemonte entrerebbe in vigore la legge nazionale. Anche se l'obiettivo di tutti è quello di arrivare all'approvazione della nuova normativa prima dell'avvio della stagione venatoria, il prossimo settembre. (Ansa)

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