Piero Fassino sull'acqua pubblica
"Non può essere sottoposta - dice Fassino - alle regole del mercato della competizione, è un bene che ha un valore in sé, un valore d'uso e non un valore di scambio"
Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday
L'acqua è un bene del tutto particolare, che non si produce. E' un bene naturale, una fonte rinnovabile, non è l'espressione di un processo di trasformazione di un prodotto. Come tale non può essere sottoposta alle regole del mercato della competizione, è un bene che ha un valore in sé, un valore d'uso e non un valore di scambio, come si dice in termini tecnici, e quindi occorre garantire ai cittadini che questo bene sia fruibile da tutti a costi accessibili e il modo per garantirlo è che la gestione dell'erogazione dell'acqua rimanga in mani pubbliche.