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Comune, il consiglio sposerà ufficialmente la linea No Tav

Gli industriali: "Un atto di gravissima responsabilità politica"

Il consiglio comunale di lunedì 29 ottobre si prepara a sostenere ufficialmente la linea No Tav. Si parla infatti di un ordine del giorno dichiaratamente contrario alla linea di alta velocità Torino-Lione, che impegna la sindaca Chiara Appendino e la sua Giunta a chiedere al Governo di prendere in considerazione "in alternativa al Tav, la promozione dell'utilizzo dell'intera linea esistente tra Torino e Modane, sospendere qualunque operazione indirizzata all'avanzamento dell'opera finché non sia terminata l'analisi costi-benefici, ridiscutere gli accordi con lo stato francese e revocare la nomina dell'attuale direttore generale di Telt e abolire il ruolo di Commissario Straordinario del Governo per la Torino-Lione, e sospendere le attività dell'Osservatorio Torino Lione in attesa di ridefinirne gli obiettivi e le funzioni”.

Gli industriali contro Appendino

Una presa di posizione che è già stata contestata dagli imprenditori dell'Unione Industriale di Torino: "Negare la Tav in modo ufficiale è gravissimo, è un atto di gravissima responsabilità politica - ha dichiarato il presidente Dario Gallina -. Sono indignato che le teorie deliranti di oppositori di mestiere entrino dalla porta principale nei palazzi delle istituzioni e ancor più perché tutto ciò avviene prima ancora dei risultati dell’analisi costi benefici". Gallina parla poi di un'azione che in questo modo "mortifica il futuro di Torino e dell'intero paese, quando invece il capoluogo piemontese potrebbe diventare il crocevia dei due assi europeidi comunicazione, al centro di un grande flusso di merci, persone e idee". Rinunciarvi – conclude Gallina – è un atto di gravissima responsabilità politica

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