Si riempie gradualmente la sala centrale della Fabbrica delle E, in corso Trapani, sede storica del Gruppo Abele. Arrivano tesserati e simpatizzanti, per la serata organizzata dal Partito Democratico in difesa della scuola pubblica, della ricerca e dell'università. L'iniziativa è stata realizzata anche in altre città italiane: Milano, Roma, Bologna, Napoli. I teatri erano in diretta streaming, collegati l'uno con l'altro. Palco allestito come una classe: lavagna, banchi di quelli ancora col sottobanco, e il duo comico Mammuth a intrattenere e presentare gli ospiti.

Citando Giovanni Bollea, neuropsichiatra infantile e vecchio amico, Piero Fassino delinea la sua idea di scuola: “Un bambino felice sarà un adulto maturo”. Una scuola serena, che permetta ai bambini di sviluppare il proprio potenziale, e metta la società nelle condizioni di migliorarsi. Ma anche una scuola a tempo pieno, per i più piccoli, che sostenga le famiglie e permetta un'educazione completa.

Ogni ospite ha raccontato in una parola la sua idea di scuola, e l'immagine che emerge è una scuola partecipata, felice, inclusiva. Una scuola dove gli insegnanti, senza l'assillo della precarietà, possano fare progetti a lungo termine e abitarla realmente, insieme ad allievi e studenti. La serata si è svolta cronologicamente, dagli anni 50 in poi. Ospiti, performance teatrali e videocollegamenti hanno narrato l'evoluzione della scuola italiana, coi necessari cambiamenti, le piccole nostalgie da foto in bianco e nero. Fra coloro che sono intervenuti, Beppe Braida, Bruno Gambarotta in collegamento video, Alessandro Perissinotto, insieme a maestre ed esponenti del mondo dell'educazione.