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Politica

Candidatura Olimpiadi, Appendino tra due fuochi: maggioranza a rischio

In Consiglio si vota la mozione Pd

Ha una bella gatta da pelare la sindaca appendino. Non è chiaro infatti se basterà il sì di Beppe Grillo alle Olimpiadi per tranquillizzare i dissidenti della sua maggioranza,  quelli che dell'idea di una candidatura per Torino proprio non ne vogliono sapere. Oggi, lunedì 12 marzo, in Consiglio comunale si dovrebbe votare la mozione del Pd che invita la prima cittadina a candidare il capoluogo piemontese per il grande evento a cinque cerchi e il rischio è quello che i contrari possano tirarsi indietro. 

"I dissidenti"

Mentre Deborah Montalbano ha già abbandonato il Movimento Cinque Stelle da qualche giorno, e Damiano Carretto e Maura Paoli sostengono a gran voce la proposta degli attivisti grillini in Città Metropolitana e Regione - "L'unica Olimpiade possibile deve essere finanziata con fondi privati" - resta da capire cosa faranno Marina Pollicino, Daniela Albano e Viviana Ferrero.

Quest'ultima su Facebook, in una lettera indirizzata idealmente a Beppe Grillo, parla di Torino come di un comune post olimpico "dove siamo costretti alla politica del macellaio, costretti a tagliare o venderci qualcosa per non andare in dissesto". Anche in regione Francesca Frediani, capogruppo del Movimento e Davide Bono non vedono di buon occhio un'Olimpiade bis sul territorio, dove secondo loro i danni del 2006 sono ancora evidenti. 

La posizione del Coni

Per vedere gli sviluppi quindi, non resta che attendere. E vedere anche come si muoverà il presidente del Coni Giovanni Malagò, dopo la firma della manifestazione d'interesse che Appendino dovrebbe firmare entro fine mese. È risaputo i fatti che anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si sia fatto avanti per ospitare l'evento. 

Intanto un'apertura ai Giochi bis a Torino arriva anche da Matteo Salvini, leader della Lega: "Grillo sulle Olimpiadi ha cambiato leggermente parere, a Roma non andava bene ma a Torino sì. Noi, da forza di governo, ne parleremo, perché tutto quello che porta l'Italia a crescere è per noi ok. Ovviamente nel rispetto del territorio".

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