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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Una mozione contro il bullismo e il cyberbullismo, M5S: "La Città ha il dovere di informare e prevenire"

Le principali vittime di ingiurie, molestie e offese, soprattutto sul web, sono le adolescenti

"La città deve lavorare per la cittadinanza contro il bullismo e il cyberbullismo". La mozione che come prima firmataria ha Viviana Ferrero, consigliera del M5S, intende soprattutto promuovere azioni di informazione e di prevenzione, in particolare punta all'uso consepavele di internet: "Un mezzo che spesso è incontrollato e incontrollabile - precisa - e che ormai è considerato quasi una piaga sociale". A fine mese dovrebbe essere approvata alla Camera una legge a questo proposito, già approvata dal Senato, proprio per questo motivo - "Affinchè anche Torino possa dare la sua versione su questo tema" spiega Ferrero - la mozione, di cui si è parlato a Palazzo Civico in un'apposita Commissione, verrà discussa in Consiglio comunale già lunedì 20 marzo.    

Stalking, diffamazione sui social, ingiurie, molestie sono purtroppo all’ordine del giorno in Italia. E l'utilizzo inconsapevole e spesso "leggero" del web e il fatto che l'età dei ragazzi, nell'uso degli strumenti tecnologici, si sia notevolmente abbassata costituiscono il problema principale. Secondo i dati forniti dal Telefono Azzurro, emerge che tra il 2015 e il 2016, i casi gestiti di cyberbullismo sono stati 270 il 55% dei quali riguarda il Nord Italia e nel 70% dei casi, le vittime sono le ragazze, soprattutto adolescenti. Ma non sono rari purtroppo i casi di cyberbullismo che coinvolgono i preadolescenti. 

A confermare l'espansione del fenomeno Giovanni Ghibaudi, responsabile del Centro Mediazione Penale Minorile di Torino: "Dalla Procura ci vengono segnalati ogni settimana almeno 2-3 casi di cyberbullismo - ha spiegato -: la richiesta di aiuto in questo senso purtroppo è sempre maggiore e sarebbe utile avere più personale formato a disposizione".

Proprio per questo la Città di Torino intende agire soprattutto preventivamente sul fenomeno, informando la cittadinanza, spingendo a denunciare gli atti di bullismo e provvedendo anche alla formazione specifica degli insegnanti che sono coloro ad essere più vicini al mondo degli adolescenti. "Attirare l'attenzione sul tema - ha detto il consigliere Federico Mensio a margine della discussione in Commissione - e sensibilizzare la comunità, insistendo sulla formazione degli insegnanti che spesso hanno difficoltà a riconoscere il fenomeno, potrebbero essere le azioni chiave per contrastare il cyberbullismo e il bullismo in genere". 

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