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Asili comunali: stessi diritti d'accesso per i bimbi disabili non residenti

In Comune è stata approvata, con una delibera, la modifica al regolamento comunale relativo all'accesso alle scuole d'infanzia torinesi dei bambini con disabilità, domiciliati in città e seguiti da un'Asl locale

Buone notizie per le famiglie di bambini con disabilità. Il Consiglio Comunale ha approvato una modifica importante al regolamento comunale relativamente all'accesso ai nidi e alle scuole d'infanzia. I bambini disabili non residenti a Torino ma domiciliati temporaneamente in città e seguiti da un'Azienda Sanitaria Ospedaliera o da un'Asl cittadina, saranno equiparati ai loro coetanei residenti.

La delibera è stata approvata con 29 voti favorevoli su 29 e riguarderà anche l'inserimento di eventuali fratelli o sorelle dei bambini disabili, qualora vengano iscritti a una scuola d'infanzia comunale. 

Ed è di qualche giorno fa la notizia secondo la quale la Fondazione Crt ha stanziato 710mila euro a favore della Città di Torino per l'inclusione dei bimbi con disabilità nei nidi e nelle scuole materne. Con questo contributo verranno potenziate le attività utili al percorso educativo dei più piccoli, di età compresa fra gli 0 e i 6 anni, affetti da deficit intellettivo, fisico, autismo o sindromi genetiche. 

Tra le molte attività che verranno intensificate, sarà potenziato il sistema di apprendimento del Braille oltre all'applicazione pedagogica del metodo utilizzato in terapia nel caso di autismo. 

"Eliminare ogni forma di barriera, sia essa architettonica, culturale, relazionale o didattica a partire dalle scuole d'infanzia - ha dichiarato il sindaco Piero Fassino - , rappresenta una delle priorità per i nostri servizi educativi. Il sostegno della Fondazione CRT ci aiuta a perseguire questo obiettivo - ha continuato il primo cittadino - con l’organizzazione di quelle attività ludiche e didattiche importanti nel processo di crescita dei bambini con disabilità, fin dalla loro più tenera età".

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