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Ministero a Torino, Morgando (Pd): "No a proposte meramente elettorali"

Gianfranco Morgando, segretario regionale del Pd: "Un decentramento potrebbe rappresentare uno degli elementi di modernizzazione del nostro Paese, ma questa sembra un mercanteggiamento"

Il Partito Democratico commenta la proposta del presidente Cota di spostare a Torino un ministero (Lavoro o Industria). "Ipotizzare che Torino possa diventare sede di un Ministero non è certo un’eresia. Il tema della capitale ‘reticolare’ o ‘policentrica’ - dice Gianfranco Morgando, segretario regionale del Pd - non si pone certo oggi, ma affonda le sue radici in autorevoli analisi e studi fatti in tempi non sospetti. Non è ragione di scandalo pensare che importanti funzioni direzionali del sistema pubblico possano avere una sede che non è necessariamente Roma e che, quindi,  possano venire trasferite dalla capitale ad altre città"

"Un decentramento amministrativo di questo tipo - continua - potrebbe rappresentare uno degli elementi di modernizzazione del nostro Paese, purché venga sempre fatta salva l’identità e l’unità nazionale. Ma è evidente che si tratta di un tema complesso che non può essere affrontato se non nell’ottica di una più complessiva riforma della pubblica amministrazione, della ridefinizione del ruolo dei Ministeri, dello snellimento degli apparati burocratici e del recupero della loro efficienza".

E' il fatto che la proposta cada nel bel mezzo di una campagna elettorale tesissima
a non convincere il Pd: "I tempi e i modi con i quali il Presidente Cota e lo stato maggiore leghista hanno rispolverato la proposta di ricollocare alcuni ministeri in città del Nord fa sì che il tutto appaia come un’operazione sfacciatamente elettorale. Proporre Milano e Torino come sedi di Ministeri o di Dipartimenti alla vigilia di un ballottaggio tanto importante, ha come sola conseguenza quella di ridurre una questione importante come il decentramento amministrativo ad una mera spartizione geografica volta a favorire i desiderata di questo o quel governatore".

"Il PD  -conclude il segretario - è disposto a discutere seriamente di decentramento ma non ad assistere ad una sorta di gioco dei bussolotti o ad un mercanteggiamento degno di Monopoli. Se poi il Presidente ritiene di far qualcosa subito per il Piemonte, gli ricordo che da tempo giace in Parlamento una proposta di legge per l’istituzione con sede in Torino e Genova dell’autorità nazionale dei trasporti. Sarebbe bene partire da qui, anziché inseguire proposte vaghe destinare a svanire una volta che le urne si sono chiuse"
 

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