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Manovra: più di mille persone in piazza Castello per protestare

L'invito al presidio organizzato dalla Cisl davanti alla Prefettura è stato accolto da più di un migliaio di persone. Presenti in mattinata anche il segretario provinciale del Pd Braganatini e quello regionale Morgando

La mobilitazione della Cisl contro la manovra finanziaria del Governo questa mattina ha portato oltre mille persone a fare presidio in piazza Castello, davanti alla Prefettura. Alla manifestazione ha preso parte una delegazione del Pd, con il segretario provinciale Paola Bragantini, quello regionale, Gianfranco Morgando, il presidente regionale Giorgis, l'assessore al lavoro della provincia, Carlo Chiama e i parlamentari Merlo, Esposito e Lucà.

Fuori dalla Prefettura delegati sindacali e pensionati hanno espresso il disagio e il peso insostenibile di una manovra iniqua e sbagliata. Il segretario Cisl, Nanni Tosco, che è stato ricevuto dal prefetto, ha ribadito il giudizio negativo del suo sindacato sui provvedimenti varati dal governo con il ricorso al voto di fiducia, in un clima di grande incertezza e confusione. "Si tratta di una manovra - ha evidenziato Tosco - iniqua sul piano sociale, inefficace su quello economico e debole sul piano politico perché ha richiesto per l'ennesima volta il voto di fiducia.

La Cisl, che continuerà la mobilitazione contro la manovra finanziaria, fa suo il richiamo del presidente Napolitano per il bene comune del Paese ed è pronta a fare la sua parte per mettere in campo misure di protezione sociale delle famiglie, opportunità di lavoro ai giovani e un futuro dignitoso ai nostri figli". Riguardo gli scioperi, il segretario della Cisl precisa: "Sono da spendere con la massima efficacia. La Cisl continuerà la mobilitazione non escludendo forme di lotta e si sente impegnata per neutralizzare e vanificare la norma dell'articolo 8 che prevede la possibilità di derogare in materia di licenziamenti sull'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori".

FASSINO “Condivido le ragioni al centro della protesta promossa questa mattina dalla Cisl davanti alla Prefettura di Torino: la manovra economica varata dal governo resta negativa, soprattutto sul piano dell’equità e della coesione sociale e, come ho detto anche in altre occasioni, scarica sui lavoratori e sugli enti locali la maggior parte di sacrifici che dovrebbero essere chiesti ad altri. Mi auguro che, in un sussulto di consapevolezza, l’esame della manovra alla Camera dei Deputati sia l’occasione per rimediare almeno ai guasti più evidenti ”.

(ANSA)

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