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"Voi mi votate e poi io comando", spunta il falso diktat di Appendino

Indagini in corso sulla provenienza della "Lettera aperta ai cittadini" affissa in diverse zone della città

"Cari cittadini vi scrivo questa lettera per spiegarvi meglio il concetto di partecipazione dal basso. E’ molto semplice: voi mi votate e poi io comando" inizia così la falsa lettera aperta, a firma di Chiara Appendino, comparsa in diverse zone della città e accompagnata da una delle sue fotografie utilizzate per la campagna pubblicitaria per le elezioni del 2016. 

“Con questo intendo dire che chiunque voglia opporsi a me finirà arrestato oppure bastonato dalla polizia” continua il manifesto che snocciola una serie di frasi dal tono fortemente minaccioso fino a concludersi con un ultimo avvertimento ‘per voce della sindaca’: “Vi conviene restare zitti e rigare dritto perché io sono l'unica alternativa possibile".

Nel manifesto poi vengono ricordati gli episodi del 1° maggio e si elogiano polizia e magistrati. Della vicenda si sta occupando la Digos.

L’ipotesi più accreditata è che si tratti di una provocazione di esponenti di area antagonista. Al fondo del manifesto, oltre al simbolo del Movimento 5 Stelle, compaiono anche i loghi della Polizia di Stato, della Compagnia di San Paolo, della Lavazza e di Telt, la società italo-francese che si occupa della Torino-Lione.

Sulla vicenda interviene anche Patrizia Alessi (FdI), consigliera di Circoscrizione 7: "Esprimo la mia sincera solidarietà al sindaco Chiara Appendino. Mio malgrado sono stata più volte coinvolta in citazioni su volantini nei muri del quartiere. Spero che alle persone che hanno scritto questo volantino venga impedito di continuare a fare quello che vogliono".

 
 
  

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