Lettera con proiettile rivolta a Saitta e Ferrentino intercettata a Sant'Ambrogio
Minacce esplicite di morte per due vicende in particolare: la chiusura del punto nascite dell'ospedale di Susa, che rientra nel piano di riorganizzazione della sanità regionale, e l'opera dell'alta velocità tra Torino e Lione
Una busta con un proiettile di fucile indirizzata al consigliere regionale del Pd Antonio Ferrentino e all'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta è stata intercettata nell'ufficio postale di Sant'Ambrogio, in Val Susa.
Nella missiva, oltre al proiettile, c'era una lettera rivolta ai due amministratori con espliciti riferimenti sia all'alta velocità, e in particolare al cambiamento di opinione del consigliere Ferrentino, con la minaccia esplicita "da No Tav a sì Tav, fai schifo, ti meriti un colpo in mezzo alla fronte", sia per quanto riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale che tocca anche l'ospedale di Susa e la chiusura del suo punto nascite: "Saluta il tuo amico Saitta, se ha bisogno di cure digli di andare al cimitero".
Chi abbia mandato la lettera è un mistero. Le forze dell'ordine stanno indagando per tentare di risalire agli autori, ma l'unico elemento è che è stata imbucata a Chiusa San Michele.
Le minacce sono state condannate in modo unanime dalle diverse forze politiche. Il presidente Sergio Chiamparino ha detto che non bisogna sottovalutare quanto accaduto "perché quando la politica mette al centro della critica la persona fisica, con nome e cognome, il rischio della deriva è alto". Parla invece di "cultura mafiosa e fascista" il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Gariglio. Solidarietà anche da Forza Italia e dal Movimento 5 Stelle: "Questo non ha nulla a che fare con il confronto", ha detto Gilberto Pichetto, a cui ha fatto eco Giorgio Bertola (M5S): "E' un fatto spiacevole, chi manda proiettili e minacce oltre a essere uno stupido è anche un criminale".
