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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Interculturalità in Comune, approvate le linee per una società più solidale

Nasce l'ufficio di coordinamento alle politiche interculturali

Nasce un ufficio di coordinamento alle politiche dell'interculturalità che agirà per interconnettere le attività di uffici comunali che operano in direzioni e sedi diverse. Un'iniziativa dell'amministrazione nata dall'approvazione del provvedimento "linee guida per l'interculturalità" dell'assessore Marco Giusta, insieme alla sindaca Chiara Appendino e ai colleghi di Giunta, Leon, Schellino, Patti e Unia.

Progetti comuni 

L'ufficio favorirà la conoscenza reciproca ma anche una programmazione condivisa, la nascita di progetti comuni, l'aggiornamento e l'informazione dei dipendenti. Sarà costituito, verso l'interno dall'amministrazione, da una cabina di regia formata da assessori e dirigenti coinvolti in questa attività e da un gruppo di lavoro per l'interculturalità che riunisce tutte le realtà della macchina comunale si occupano di confronto culturale.

" La sfida dell'amministrazione - ha detto Marco Giusta - è quella di far sentire la ragazza col velo, accolta dagli uffici senza nessun tipo di pregiudizio". 

Nuovi spazi di confronto 

Verso l'esterno, l'ufficio favorirà la creazione, con associazioni ed enti del territorio, di attività concrete di conoscenza, formazione reciproca, diffusione di buone pratiche, per gestire il conflitto sociale e ricondurlo a un confronto democratico e a uno scambio culturale. Costruire spazi fisici di confronto nella casa del Quartiere o nelle biblioteche, nelle ludoteche, abbassando i muri costruiti nella quotidianità e favorire un clima disteso di convivenza. 

Soluzioni condivise sul territorio 

Si punterà sullo sviluppo dei coordinamenti: tavoli di ascolto e partecipazione creati sulla base di esigenze concrete del territorio e attraverso protocolli d'intesa con le associazioni. Il loro scopo è individuare criticità e sviluppare soluzioni condivise, oltre a rappresentare un banco di prova per le politiche del comune, in modo da raccogliere suggerimenti e spunti nella ridefinizione di regole e servizi. Sono già attivi due coordinamenti: il patto di collaborazione con i Centri di cultura e religione islamica e il protocollo stipulato con le associazioni cinesi e italocinesi. Altri due sono in via di definizione, con le associazioni africane e con la comunità peruviana. 

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