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G7 a Torino, il presidente degli industriali: "Sbagliato spostare l'evento"

Mentre qualcuno ipotizza di trovare un'altra sede al vertice dei ministri, la sindaca Chiara Appendino ha incontrato il capo dell'Interno, Marco Minniti

"Non sarebbe giusto spostare il G7. Torino è e deve essere città dell'accoglienza". A dirlo Dario Gallina, il presidente degli industriali di Torino, in riferimento all'ipotesi di destinare ad un'altra città, gli appuntamenti che vedranno il vertice dei ministri dell'Industria, della Scienza e del Lavoro nel capoluogo piemontese, a fine settembre. In seguito alle tensioni dovute ai recenti episodi, dagli incidenti di piazza San Carlo agli scontri con i centri sociali di piazza Santa Giulia, in molti si chiedono se non sia il caso infatti di rinunciare all'evento.

"Non sussistono più le condizioni per organizzare a Torino un evento come il G7. Torino non può rischiare di diventare un'altra Genova" ha detto nei giorni scorsi il consigliere comunale Alberto Morano mettendo in primo piano le minacce arrivate da Askatasuna e additando quello che ormai è stato catalogato come "atteggiamento ambiguo" della sindaca Appendino e della sua maggioranza, nei confronti dei centri sociali. Morano, con una mozione in Comune, chiederà che il G7 venga spostato "in un'altra città italiana per via degli evidenti e innegabili problemi di ordine pubblico". 

E di G7 si sarà parlato senza dubbio nell'incontro, avvenuto nelle ore scorse a Roma, tra la sindaca Chiara Appendino e il ministro dell'Interno Marco Minniti. Il tema principale è però stato quello relativo alle nuove misure di sicurezza impiegate dal Comune di Torino, durante i festeggiamenti di San Giovanni. 

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