Il Ministro Passera ci ha confermato in Parlamento che non sempre la riproposizione della ferrovia è la risposta più adeguata dopo l’azzeramento dei cosiddetti “rami secchi”. Se, quindi, i drastici tagli decisi dalla Regione Piemonte da un lato e il rischio di indebolire anche linee di grande percorrenza ed utilità come la Torino-Genova-Roma dall’altro si consolidano nell’indifferenza del Governo, si corre il serio rischio di penalizzare oltremisura il servizio ferroviario universale. Del resto, sarebbe  fuorviante se si pensa, giustamente, di investire nelle grandi infrastrutture e poi di lasciare in un binario morto il settore delle reti locali.

Ora il Governo, abbiamo detto al Ministro Passera in Commissione Trasporti, deve porre al centro della sua iniziativa quello stanziamento di risorse indispensabili per favorire un sistema di mobilità sostenibile - senza penalizzare ulteriormente i territori periferici vittime dei tagli -  e destinare al meglio l’utilizzo delle risorse pubbliche. Risorse che arrivano dai contratti di servizio sia nazionale sia regionale su cui lo Stato e la Regione adesso non possono più distrarsi.