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Askatasuna, la minaccia di Ricca: "Sopralluogo entro una settimana o sigilli"

Intanto Fratelli d'Italia annuncia una diffida nei confronti del sindaco Stefano Lo Russo

Se entro giovedì prossimo il Comune di Torino non permetterà ai consiglieri comunali di effettuare un sopralluogo all'interno di Askatasuna, Fabrizio Ricca, consigliere comunale e assessore regionale in quota Lega, chiederà al ministro Piantedosi di mettere i sigilli alla palazzina di corso Regina Margherita 47. A dirlo è lo stesso Ricca dopo che il Comune ha negato il sopralluogo che era previsto per oggi, giovedì 22 febbraio. 

"Hanno fino a giovedì prossimo per poter esaurire la mia richiesta di sopralluogo", spiega Fabrizio Ricca, "se non ci sarà la possibilità di entrare, io chiederò al ministro dell'Interno di far sigillare il locale e di mettere un presidio di polizia intorno all'Askatasuna per fare in modo che nessuno possa entrarvi. Perché se non può entrare un consigliere comunale nell'esercizio delle sue funzioni, non può entrarci nessun altro". 

"Non vorremmo che il sopralluogo di oggi fosse saltato perché c'è ancora qualcuno al suo interno che ci va a dormire", aggiunge il leghista, "Se lo stabile è in condizioni critiche e prevede un intervento strutturale non ci si può stare al piano terra come al piano superiore dove le persone andavano a dormire". 

Nel caso in cui fosse appurato che c'è ancora qualcuno dentro? "Chiederemo lo sgombero immediato con la pubblica forza. Se ci sono ancora persone dentro che hanno tradito un accordo dopo un verbale di consegna, a quel punto l'accordo decade e i garanti non sarebbero più i garanti. Se ci fossero ancora persone dentro lo sgombero dovrebbe essere immediato anche per la sicurezza delle persone che ci sono dentro". 

Diffida al sindaco

Intanto Fratelli d'Italia fa un passo oltre e hanno dato mandato a un legale di diffidare il sindaco Lo Russo: "Che gli antagonisti siano ancora fisicamente presenti dentro Askatasuna o meno, è evidente che il Comune non dispone veramente di questo immobile, nonostante il verbale ufficiale stilato dai suoi uffici stabilisca il divieto "a svolgervi qualsiasi attività" e "ogni deroga a quanto indicato nel verbale" costituisca "causa di impossibilità della prosecuzione del percorso di coprogettazione". Lo hanno scritto gli uffici di Lo Russo e Lo Russo deve rispettarlo. Per questa ragione abbiamo dato mandato ad un legale di fiducia di inviare formale diffida al Sindaco Lo Russo a rispettare quanto messo nero su bianco suo questo atto pubblico, interrompendo immediatamente qualsiasi dialogo con i sedicenti cittadini amici degli antagonisti e deliberare per l'edificio un'altra destinazione davvero utile alla comunità", hanno dichiarato l'assessore regionale Maurizio Marrone, la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli e i consiglieri comunali di Fdi Enzo Liardo e Ferrante De Benedictis.

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