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Elezioni comunali 2016

Elezioni 2016, spunta il nome di Santanchè come candidata sindaco

Il centrodestra sta valutando diversi nomi, tra questi ci sarebbe anche quello dell'onorevole originaria di Cuneo. Non è scontato però il "sì" della coalizione che comprende in primis la Lega Nord

Rispunta il nome di Daniela Santanchè per la candidatura del centrodestra a sindaco di Torino nella prossima primavera. La parlamentare forzista potrebbe diventare la leader della coalizione cittadina. Era già circolato nelle scorse settimane, e oggi è stato nuovamente rilanciato. 

Quello della Santanchè è un nome forte, che inevitabilmente alzerebbe i toni della competizione elettorale e potrebbe quindi serrare le fila della coalizione. Ma anche se l'onorevole azzurro è l'esponente politico di maggiore notorietà da mettere in campo fino ad ora, non può evitare il consenso della Lega. E difficilmente il nuovo candidato per Torino potrà essere individuato senza uno sguardo alle altre candidature del Nord.

Dal Carroccio piemontese - dove sotto traccia è tutto in ebollizione per la successione a Roberto Cota alla guida del partito in regione, con Gianna Gancia che contende l'investitura a Riccardo Molinari - per ora non arrivano commenti alle indiscrezioni di queste ore. Lo farà semmai Salvini. In Forza Italia si ricorda che "ufficialmente", la rosa rimane ferma ai quattro nomi di cui si discute da settimane, ovvero due notai, Alberto Morano, considerato il più quotato anche in chiave berlusconiana e dell'alleanza con la Lega, il collega Giulio Biino, il capogruppo in Comune Andrea Tronzano, e Osvaldo Napoli, ex parlamentare di lungo corso, oggi sindaco di Valgioie. "Siamo fermi lì", dice a mezza bocca il coordinatore regionale di Forza Italia Gilberto Pichetto, che ha incontrato l'ex Cavaliere ancora nei giorni scorsi, anche se ammette che da Roma possono sempre arrivare nuove sorprese. 

La situazione di Torino per il centrodestra appare al momento tra le più complicate. E come ha sottolineato più volte lo stesso Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti nel governo Berlusconi, senza un "colpo di reni" c'è il rischio concreto di arrivare terzi e quindi di essere esclusi persino dall'eventuale ballottaggio. Per questo c'è anche chi immagina soltanto una candidatura di bandiera, che non abbia granché da perdere in caso di sconfitta. 

Nel frattempo, per ora alla guida di un rassemblement civico, sta ritornando sulla scena Paolo Monferino, l'ex manager dell'allora gruppo Fiat, come ad Iveco, poi prestato alla politica nella giunta Cota come assessore alla Sanità, e che sembra averci preso gusto. Assieme all'ex senatore di Scelta Civica, Paolo Vitelli, sta prendendo parte a diverse iniziative politiche che puntano a ricucire i rapporti con l'elettorato più sfiduciato, ma moderato, del centrodestra. Un training che potrebbe portare anche a un'investitura più ampia per l'ex manager di corso Marconi.

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