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Elezioni comunali 2016 Centro / Piazza Palazzo di Città

Appendino diserta la prima uscita pubblica, ma non la prima conferenza stampa

Non si presenta in serata alla processione della Consola, ma nel pomeriggio annuncia: "Profumo lasci la presidenza della Compagnia di Sanpaolo"

Lunedì sera alla processione della Consolata mancava lei, la neo sindaca Chiara Appendino e la città è stata rappresentata da Silvio Magliano, vicepresidente del Consiglio comunale uscente e rieletto. Potevano essere presenti due sindaci, uno eletto e uno uscente, ed invece, per ragioni diverse, così non è stato. Quella di ieri sera, davanti al portone di Palazzo di Città, sarebbe dovuta essere la sua prima uscita pubblica, ma Chiara Appendino è rimasta a casa con la febbre a 39.

Nella giornata di ieri però Appendino ha tenuto la prima conferenza stampa durante la quale ha annunciato la piena disponibilità al dialogo con le diverse anime della città, le sue intenzioni sulla Tav, ma soprattutto ha chiesto le dimissioni di Francesco Profumo da presidente della Compagnia di San Paolo: "Chi ha fatto scelte come l'aumento degli stipendi che io non ho condiviso, dovrebbe trarne le conseguenze" ha detto in riferimento a 400 mila euro di fondi in più stanziati dalla Compagnia per i vertici la settimana scorsa. Poi ha aggiunto che anche Paolo Peveraro presidente Iren è a rischio. "Non ho condiviso quelle nomine, introdurremo nel regolamento nomine un ‘semestre bianco’, così che il sindaco uscente non possa fare nomine".

Nei prossimi giorni la neo sindaca presenterà gli ultimi assessori e ha promesso che la giunta si riunirà almeno una volta al mese in diretta Facebook.

In giornata è arrivata ancora la replica della Compagnia: Ridurre il processo di nomina dei vertici a una mera questione di indicazioni politiche e di applicazione dello spoil system rappresenta un punto di vista non rispondente alla realtà delle regole e dei comportamenti: la Compagnia ha potuto essere partner leale e affidabile di tutte le istituzioni, di volta in volta governate da diversi colori politici, proprio perché è un ente autonomo, filantropico e di natura privata interessata a lavorare per e con i territori di riferimento". Continua la nota: "In merito alle dichiarazioni del neo eletto Sindaco di Torino, si precisa quanto già ampiamente chiarito: l'ipotesi di accantonamento di 400mila euro nel budget della Compagnia è stata formulata per promuovere l'attivazione di organi tecnici quali Comitati Scientifici, formati da esperti (e previsti dallo Statuto), per contribuire alla definizione delle linee programmatiche del prossimo quadriennio: adempimento, questo,  legislativo e statutario. E' quindi falso affermare che tale importo sia destinato ad aumentare gli emolumenti del Presidente e dei Consiglieri peraltro caratterizzati da un livello estremamente contenuto rispetto alle altre Fondazioni", ha controbattuto con una nota la Compagnia, precisando "che, nel suo Statuto, solo 4 dei 17 componenti del Consiglio Generale vengono indicati da istituzioni politiche elettive". "In particolare il Comune di Torino indica due consiglieri: tradizionalmente, ma senza alcun riferimento allo Statuto, il Presidente della Compagnia è  stato scelto tra i consiglieri designati dal Comune di Torino; tale scelta è operata dal Consiglio Generale, l'organo cui esclusivamente spetta questa competenza. Peraltro il precedente Presidente è entrato a far parte degli organi della Compagnia sulla base di una designazione della Camera di Commercio di Torino" conclude la nota della Compagnia.


 

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