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Elezioni comunali 2016, Piero Fassino trema: la candidata grillina fa paura

A circa sei mesi dal voto, gli aspiranti alla poltrona di sindaco stanno affilando le armi. E tra i possibili successori del sindaco uscente, Chiara Appendino dimostra di avere tutte le carte in regola

L'anno nuovo è appena iniziato e la politica torinese sta già scaldando i motori in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. La data del voto non c'è ancora ma la corsa alla poltrona di sindaco è già partita e gli schieramenti si stanno lentamente delineando. Se a metà dicembre Piero Fassino, il sindaco uscente, ha annunciato - dopo tante indecisioni - la sua ricandidatura per il PD, la giovane Chiara Appendino del Movimento Cinque Stelle è stata la prima, e con largo anticipo, a lanciare la propria campagna elettorale.

Fassino ha sciolto le riserve un paio di settimane prima di Natale, in occasione della conclusione dei lavori di riqualificazione dell'area alla periferia nord, dove sorgeva la fabbrica Incet, decidendo di confermare il suo impegno a servizio della città per contribuire ancora a creare tutte le condizioni affinchè Torino possa proseguire il suo cammino di sviluppo e di crescita.

E alla sua ricandidatura sono subito seguite reazioni di sostegno, comprese quelle del premier Matteo Renzi che all'annuncio di Fassino non ha nascosto il suo entusiasmo. Ma la campagna elettorale si annuncia vivace e impegnativa soprattutto per la figura nuova e giovane della candidata grillina Chiara Appendino che, a soli 31 anni e presto mamma, si è già dimostrata essere l'avversaria più ostica per il sindaco uscente.

Lei che in Sala Rossa non perde occasione per pungolarlo e chiedere ulteriori approfondimenti fino ad arrivare a irritarlo, potrebbe avere tutte le carte in regola per diventare il nuovo volto di Torino. Bocconiana e definita "secchiona" proprio da Fassino, Chiara Appendino non si nasconde certo dietro a un dito e ammette di aver sempre amato lo studio proprio perchè "per fare bene è necessario approfondire". 

Ma a fare paura al PD non c'è solo la candidata del M5s. Il Sel questa volta non correrà accanto al partito di Fassino, al contrario schiererà l'ex Fiom Giorgio Airaudo, simbolo di una città operaia, magari non più forte come una volta ma non certo scomparsa. E a presentarsi alle amministrative questa primavera, sostenuto dal filosofo Gianni Vattimo, sarà anche Marco Rizzo per il rinato Partito Comunista che ha già annunciato di non volersi alleare con nessuno, nè al primo turno, nè a un eventuale ballottaggio. 

Restano invece ancora un'incognita i candidati del centrodestra. Da questa parte non arrivano infatti notizie precise anche se tra i nomi circolano quelli del notaio Alberto Morano proposto dalla Lega Nord e di Osvaldo Napoli sostenuto da Forza Italia. Mentre, assicurano gli azzurri, il nome di Daniela Santanché, circolato qualche tempo fa, è stato soltanto una "boutade".
 

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