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Olimpiadi, "i dissidenti" contro la sindaca: "Dovrà ricontare i suoi consiglieri"

Dopo il via libera di Appendino alla candidatura condivisa

Il via libera alla candidatura a tre con Milano e Cortina da parte della sindaca Appendino, se da un lato ha tolto le castagne dal fuoco al Coni, dal punto di vista politico ha creato un altro scossone. La già fragile situazione all'interno della maggioranza grillina, venutasi a creare ormai mesi fa, proprio per la questione Olimpiadi, ora rischia di saltare del tutto.

Numeri a rischio 

I consiglieri pentastellati, cosiddetti "dissidenti", non hanno perso infatti l'occasione per puntare il dito contro la prima cittadina e accusarla di "aver scavalcato il consiglio comunale" e "smentito il no a candidature condivise", specificato nella delibera approvata in Comune. Damiano Carretto, Maura Paoli, Daniela Albano e Viviana Ferrero, dopo la mossa di ieri, si sono chiaramente sentiti presi in giro e hanno chiaramente lasciato intendere come ora i numeri siano a rischio: "Dovrà iniziare a contare i consiglieri e le consigliere che compongono la maggioranza", hanno dichiarato. 

Gli assensi 

Dal M5S arrivano per la sindaca anche parole di sostegno. Marco Chessa ha definito a scelta di Appendino "la migliore possibile per evitare l’isolamento di Torino sul piano nazionale ed internazionale". Parole di assenso arrivano anche dall'opposizione. "Brava Appendino ad aver dato la disponibilità al Coni per la candidatura olimpica condivisa anche con Milano e  Cortina - ha detto Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd -. Abbiamo rischiato grosso ma in extremis si è evitato il patatrac e quindi almeno stavolta riconosciamo alla Sindaca di aver agito nell'interesse della Città e non della sua maggioranza M5S in Consiglio Comunale".

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