L'Idv perde un altro pezzo, il capogruppo in Provincia lascia il partito

Sembra non arrestarsi il fuggi fuggi dall'Italia dei Valori piemontese. Quasi in contemporanea con la visita a Torino del leader Antonio Di Pietro (oggi nella sede di via Ormea per parlare di Rivoluzione Civile), il capogruppo in Provincia, Raffaele Petrarulo, ufficializza la propria uscita dal partito e rassegna le proprie dimissioni dal coordinamento cittadino di cui era vice segretario.

Una decisione ponderata, figlia di una cattiva gestione territoriale del partito che ha portato l'Italia dei Valori a perdere molti pezzi nelle ultime settimane. Petrarulo non si nasconde e dice senza mezzi termini che "il lasciare irrisolte per anni le controversie, permettere che le divisioni tra i gruppi dirigenti prendessero il sopravvento, affidare il Partito a uomini giunti sino ad adire le vie legali per dirimere i conflitti interni, sono gli episodi caratterizzanti una cattiva ed inefficace politica territoriale del gruppo locale IDV, causata dalla colpevole assenza dell'Ufficio di Presidenza Nazionale".

Altro elemento che certamente ha fatto pensare (e non poco) l'eletto in Provincia di Torino è la mancanza del simbolo di Di Pietro nella prossima tornata elettorale nazionale. Dopo dodici anni di militanza, Petrarulo ha pensato che fosse il momento di lasciare, "non è più il Partito in cui mi posso riconoscere".

L'esempio del capogruppo in Provincia era stato già anticipato dal deputato Gaetano Porcino e dal figlio Giovanni, consigliere comunale a Torino. A ruota hanno lasciato l'Idv ancora l'assessore Mariacristina Spinosa e il consigliere provinciale Roberto Cermignani. Petrarulo è un altro pezzo di storia del partito di Di Pietro in Piemonte che se ne va. Insieme a lui lascia anche il consigliere della circoscrizione 4 di Torino Fabrizio Genco.