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Sindache grilline contro il gioco d'azzardo, ma Appendino anticipa Raggi

Già un mese fa, a Torino, è stata approvata l'ordinanza che limita l'utilizzo delle slot machine nei locali pubblici

Appendino e Raggi, le grillina contro il gioco d'azzardo. A Roma la Giunta Raggi ha appena dichiarato guerra al gioco d'azzardo con una delibera ma nella battaglia contro le slot machine e l'effetto Las Vegas, la collega torinese Chiara Appendino ha giocato d'anticipo. Già da un mese, la prima cittadina del capoluogo sabaudo insieme alla Giunta grillina, ha proibito con un'ordinanza, il funzionamento delle macchinette al mattino, che si possono utilizzare invece 14 alle 18 e dalle 20 alle 24.

Il provvedimento datato 10 ottobre si muove sull'onda della legge regionale contro il gioco d'azzardo patologico, approvata in primavera che impone ai comuni piemontesi di individuare almeno tre ore al giorno di spegnimento degli apparecchi negli esercizi pubblici. Un'ordinanza che costerà cara al trasgressori: le multe infatti sono salatissime, da 500 a 1.500 euro. 

A Torino invece il gioco sarà consentito otto ore al giorno ma con le modalità suggerite dalle ASL: spezzando cioè l'orario per evitare sessioni di gioco troppo lunghe. Un giro quello del gioco d'azzardo che ha portato i torinesi che soffrono di ludopatia, a spendere nel 2015, oltre 1 miliardo e 200 milioni. Sono stati 365 i pazienti assistiti dalle ASL cittadine per la cura contro la ludopatia: numero che l'anno precedente si fermava a 314 e che evidentemente risulta essere in crescita. 

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