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Museo del Cinema in crisi: ipotizzata perdita di 500mila euro nel 2018

Previsto un aumento del costo dei biglietti

Continua la crisi della cultura a Torino. Nonostante sia uno dei primi musei in Italia per numero di visitatori, al Museo del Cinema dall'inizio di dicembre i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione dei 77 dipendenti. Su di loro gravano molte ore di straordinario, mancate sostituzioni di maternità e l'assenza di un direttore a pieno titolo. Quello attuale, Donata Pesenti, è infatti pro tempore da un anno e mezzo, in attesa del bando per un nuovo dirigente.

"Nessun taglio al personale"

Ancora una volta è la situazione finanziaria a preoccupare. Sul bilancio previsionale 2018 la perdita accertata è di 500mila euro circa ma in commissione regionale, l'assessore alla Cultura Antonella Parigi, ha rassicurato gli animi: "Non sono previsti tagli di personale, anche se la situazione dei conti rimane difficile per l'arresto del trend di crescita registrato nell'ultimo anno". Anche se, tra le molte attività di cui la Fondazione si occupa, l'unico a portar ricavi è proprio il Museo del Cinema.

Riduzione dei ricavi nel 2017

Tutto il resto - Mole Antonelliana, Cinema Massimo, vari festival e Torino Film Lab - è in perdita. La fragilità strutturale è nota da tempo e dopo un periodo di crescita tra il 2012 e il 2016, nel 2017 c'è stata una contrazione dei ricavi. "Sono stati effettuati parecchi tagli in vari settori ma non sono ancora sufficienti per pareggiare il bilancio. Si prevede - ha ipotizzato Parigi - un aumento del prezzo dei biglietti di ingresso, un piano di efficientamento della stuttura con il blocco del turn over del personale e la pubblicazione a breve del bando per individuare il nuovo direttore".

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