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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sempre meno negozi in zona, i commercianti: "Non possiamo più aspettare"

Il progetto d'arte di Braccialarghe per far rinascere il Cortile del Maglio

"Non possiamo più aspettare. Urge che l'amministrazione agisca affinchè il Maglio possa rinascere". Franco Trad, presidente dell'associazione Cortile del Maglio, ha raccontato in Commissione a Palazzo Civico la difficile situazione delle attività commerciali nell'area e la triste desertificazione ormai da tempo avviata. Le serrande sono quasi tutte abbassate e al di fuori di un bar e di qualche bottega d'arte, nessuno - pur con l'intenzione - si azzarda ad investire in nuovi esercizi. "Non c'è mai stata la volontà di dare continuità alla struttura - continua Trad elencando i problemi principali -: non c'è omogeneità nell'organizzazione degli eventi e mancano un'insegna e le opportune segnalazioni che indichino a chi passa in zona, l'esistenza dell'area".

Via il mercatino del libero scambio

Ma un altro punto da non sottovalutare è la presenza del mercatino del libero scambio lungo il Canale Molassi di cui, i comitati in zona, ormai da tempo, chiedono il trasferimento. Degrado, rifiuti abbandonati e frequentazioni non certo "di livello" non contribuiscono certo ad avvicinare gente. "E rischiamo anche di perdere quel poco che abbiamo - continua Trad -. Durante il mercatino di Natale, i venditori stranieri, provenienti da Svizzera e Francia, non erano certo contenti di vedere aggirarsi tra le loro bancarelle, gente poco raccomandabile: abbiamo già presentato diversi esposti e chiediamo che il mercatino del libero scambio sia spostato da un'altra parte. Con Fassino, grazie a una delibera, qualcosa si era mosso ma dal maggio 2016 non se ne sa più nulla".

Un progetto d'arte per far rinascere l'area

E tra le idee per far rinascere il Cortile del Maglio, Trad ricorda un progetto dell'Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani che fu proposto e sostenuto nel 2014 dall'allora assessore Maurizio Braccialarghe e del quale però non si è più saputo nulla. L'idea in orgine era quella di individuare nella struttura un luogo destinato a diventare laboratorio di idee, centro propositivo per l’organizzazione di eventi: in concreto, un motore di promozione culturale e commerciale. Con conseguenti ricadute positive sul territorio, in ambito economico, sociale, culturale e urbanistico.

Un'idea di riqualificazione

"La situazione è complessa - ha ribadito l'assessore al Commercio Alberto Sacco - sotto diversi aspetti. Per ciò che riguarda gli eventi, c'è il problema della loro gestione mentre relativamente al mercatino del libero scambio, da tempo ci stiamo impegnando per trovare una soluzione. L'idea di dar vita al progetto d'arte potrebbe essere una buona idea - ha aggiunto - e in ogni caso l'amministrazione si sta muovendo per arrivare alla riqualificazione di Porta Palazzo in termini turistici, includendo nel progetto anche il Cortile del Maglio. Vogliamo operare in questa direzione ma per farlo occorrerà anche modificare alcune delle normative esistenti".  

L'interpellanza del Pd

Il problema della desertificazione del Maglio era stato affrontato in un'interpellanza dal consigliere del Pd Claudio Lubatti: "Avevo chiesto di supportare quell'area con eventi e iniziative per aiutare i commercianti che da tempo stanno affrontando una situazione difficile - ha specificato l'ex assessore della Giunta Fassino -. Sono passati alcuni mesi e da parte mia c'è l'assoluta disponibilità per capire che cosa si può fare e quali sono le prospettive per il Maglio". 
 

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