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Inchiesta sui costi della politica, Morgando (Pd): "Cota a casa"

E' sintetico il segretario regionale del Partito Democratico: "Ora nessuno potrà nascondere la testa sotto la sabbia"

Gli avvisi di garanzia consegnati dalla Guardia di Finanza a 43 consiglieri regionali al termine dell'inchiesta sui conti dei gruppi consiliari in Regione Piemonte "conferma un ampio e grave coinvolgimento della maggioranza leghista e di centrodestra, a cominciare dal presidente Cota".

Così ha commentato Gianfranco Morgando, il segretario piemontese del Partito Democratico, il quale ha aggiunto che ora che le carte sono state svelate, "nessuno potrà nascondere la testa sotto la sabbia".

Secondo Morgando ora non c'è nessuna alternativa alle dimissioni del Governatore Cota, cosa che il suo partito chiede ormai da tempo. "Il mio giudizio è sintetico e costruttivo - sottolinea -. Cota a casa. Il rispetto dovuto a tutti coloro che sono oggetto di indagine giudiziaria, non possono impedirci di esigere quelle dimissioni che il Pd chiede da tempo, non solo per le vicende giudiziarie, ma per l'insipienza e l'inadeguatezza di questa giunta".

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