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Il Comune non paga la quota Anci e Fassino si manda la lettera di Equitalia

Una storia quasi illogica e incredibile. L'associazione dei comuni che presiede ha fatto mandare una lettera da Equitalia al comune di cui è sindaco per sollecitare il pagamento della quota associativa di 152 mila euro

Il sindaco di Torino Piero Fassino è anche il presidente dell'Anci, l'associazione nazionale dei comuni italiani. Il capoluogo piemontese, di cui lui è appunto primo cittadino, fa parte dell'Anci e ogni anno viene versata una quota associativa. Ma nel 2014 qualcuno si deve essere dimenticato di fare il pagamento (di quasi 152 mila euro) per l'anno in corso e così il presidente dell'associazione dei comuni - Fassino - ha fatto richiamare ufficialmente il sindaco di Torino - Fassino - dall'Equitalia per il mancato versamento della quota.

Una questione quasi illogica ma che purtroppo è triste realtà come conferma una determina fatta dal Comune dopo aver ricevuto la lettera di Equitalia lo scorso febbraio. La vicenda è uscita solamente ora allo scoperto, ad accorgersene è stato il consigliere di Fratelli d'Italia Maurizio Marrone.

Il sollecito di pagamento che l'Anci ha mandato al Comune di Torino in data 24 febbraio 2015 richiedeva il pagamento della quota associativa per l'anno in corso nel più breve tempo possibile onde evitare gli interessi di mora. "Occorre procedere - si legge nel documento comunale - all'impegno della suddetta spesa per euro 151.942,39 relativa alla quota associativa ANCI 2015, trattandosi di obbligazione già assunta e per la quale è stata emesso da Equitalia l'avviso di pagamento".

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