Torino, contro il coming out forzato arriva l'identità 'alias': un registro per trans e transgender

Entro tre mesi la Giunta comunale di Torino dovrà presentare al consiglio comunale una proposta di delibera e regolamento per l'istituzione del Registro per il riconoscimento del nome e del genere di elezione. Un provvedimento che potrebbe risolvere il problema che ogni giorno numerose persone transgender o transessuali sono costrette ad affrontare quando vengono richiesti loro i documenti anagrafici. 

Capita per esempio a chi ha effettuato un percorso di transizione da un sesso a un altro, questi si trovano costretti a dover vivere con documenti incongruenti con l'aspetto esteriore e l'identità sociale, mantenendo nome anagrafico e sesso di origine. Subendo così un coming out forzato ogni volta che devono esibire una tessera o essere riconosciuti in un contesto di competenza comunale.

Da qui nasce la proposta avanzata da Silvio Viale, consigliere comunale di Lista Civica, che prevede la possibilità di creare un'identità 'alias' corrispondente al genere di elezione, che, pur non modificando i registri anagrafici, consenta alle persone transgender e transessuali di essere riconosciute e trattate secondo l'identità di genere affermata.

Gli ambiti in cui questo registro 'alias' potrebbe agire sono numerosi: biblioteche comunali, impianti sportivi, abbonamenti per il trasporto pubblico, documenti di riconoscimento interno per i dipendenti comunali o delle aziende partecipate. Inoltre è scritto nella proposta che si potrebbe garantire il nome di elezione con la giusta rilevanza grafica nelle epigrafi funebri, per garantire l’identità di genere elettiva dopo la morte.

La proposta ha ricevuto 21 voti a favore, ma non tutto il Partito Democratico ha votato a favore. Segno che sui temi etici non tutti i nodi sono stati risolti all'interno del partito guidato da Elly Schlein.