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Olimpiadi, ormai è bagarre: Zaia e Sala contro Torino, ma Cirio e Lo Russo giocano l'ultima carta

Incontro lunedì con i vertici della Fondazione Milano-Cortina

La questione olimpica è ormai diventato un botta e risposta senza esclusioni di colpi. Da una parte c'è il Piemonte con Cirio e Lo Russo che tentano il miracolo in extremis, ma mantenendo sempre una certa eleganza; dall'altra ci sono Sala, il sindaco di Milano, e Zaia, il governatore Veneto, che invece qualche colpo basso lo tirano. 

Così, il giorno dopo la cabina di regia che sembrerebbe aver spento gli entusiasmi torinesi, Beppe Sala bolla un eventuale coinvolgimento di Torino come una scelta insensata e Luca Zaia invita i 'professori che si mettono fuori dai cantieri' ad andare a lavorare ai cantieri olimpici perché Milano e Cortina hanno bisogno anche di volontari. 

Lo scontro è dunque accesissimo e molto probabilmente l'ultimo episodio di questa telenovela si terrà il prossimo lunedì quando Alberto Cirio e Stefano Lo Russo verranno incontrati dalla Fondazione Milano-Cortina per presentare il dossier che candida l'Oval Lingotto a sede delle gare di pattinaggio di velocità. Un incontro che pare essere più di forma che di sostanza. 

"Ieri all'esito della cabina di regia in cui il Governo aveva sollecitato la fondazione a creare una sorta di dialogo competitivo noi abbiamo chiesto di poter essere incontrati", spiega il governatore Cirio, "È arrivata una pec in cui ci chiedono la disponibilità per lunedì 17 e noi lavoreremo per arrivare a dimostrare che abbiamo l'offerta migliore sotto il profilo tecnico, economico, sportivo e siamo convinti che quando le scelte sono buone il buon senso possa prevalere". 

Fermo sulle proprie convinzioni anche Stefano Lo Russo: "Siamo in costante contatto sia con i vertici del Coni che con il Governo. Stiamo facendo tutto quel che possiamo fare per candidare Torino e sarà poi chi assume la decisione che si assumerà la responsabilità della scelta che verrà presa. La partita è sempre rimasta aperta, confidiamo che alla fine il pragmatismo che mi pare di cogliere superi situazioni ereditate dal passato. Se adottiamo un criterio oggettivo e pragmatico, non c'è dubbio che l'opzione Torino è certamente la migliore". 

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