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Appendino si prepara a fare piazza pulita, la neo sindaca pensa alle nuove nomine

La neo prima cittadina presto dovrà indicare i nuovi dirigenti e consiglieri all'interno delle aziende legate a filo doppio con il comune. Suspense anche per le sorti del Museo Egizio

La neo sindaca Chiara Appendino, a pochi giorni dal suo insediamento a Palazzo Civico, pensa già alla rivoluzione. Date le sue critiche da consigliera, ormai note, a proposito dell'infinita costellazione di fondazioni - gestita più o meno direttamente da funzionari comunali, qualcuno probabilmente inizierà a tremare. Entro la fine dell'anno dovrà infatti pensare a nominare i rappresentanti del Comune in più di trenta aziende e se continuare a tenere vive partecipate, enti e società in cui la città ha un ruolo.

A far già discutere, dopo appena poche ore dalla sua elezione, la richiesta della sindaca grillina delle dimissioni di Francesco Profumo e di Paolo Peveraro, alla guida della Fondazione Sanpaolo e di Iren, indicati dal suo predecessore Piero Fassino. Appendino potrebbe giocare la carta della revoca o molto più semplicemente, e più probabilmente, si limiterà a trovare un punto di incontro con i due dirigenti per cominciare una pacifica convivenza.

Restano anche da capire le sorti delle municipalizzate: Appendino dovrà nominare il dirigente dell'azienda gestore del termovalorizzatore, Trm. Bruno Torresin, il suo presidente, ha perso la vita di recente in un incidente in montagna e in ogni caso il suo mandato era in scadenza. E poi l'azienda rifiuti di Torino, Amiat, guidata da Maurizio Magnabosco e quella che progetta le linee di metropolitana, InfraTo a capo della quale c'è Giancarlo Guiati. E ancora Smat dove al Comune spettano quattro consiglieri nel consiglio di amministrazione, il centro agroalimentare Caat e la Fct, finanziaria della Città.

Non per ultimo c'è il settore cultura, uno dei punti sui quali la neo sindaca, da consigliera, ha sempre dato filo da torcere a Piero Fassino. Nell'occhio del ciclone c'è il museo Egizio il cui cda scadrà a novembre. Appendino dovrà valutare, nel comitato dei soci fondatori, la scelta del presidente al posto di Evelina Christillin e nel frattempo designare un assessore alla Cultura, al posto di Maurizio Braccialarghe da inserire nel cda.

Sempre in ambito culturale, si aprirà ben presto il capitolo legato al Salone del Libro, colpito negli ultimi anni da una sostanziosa crisi finanziaria. La neo sindaca dovrà indicare uno dei membri al vertice che spetta alla città, quello relativo alla Città metropolitana, tre dei quattro consiglieri e il presidente, che non viene deciso dal primo cittadino ma sul quale il comune ha sempre la prima parola.

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