rotate-mobile
Politica Centro / Piazza Palazzo di Città

Caporalato abitativo, a Torino c'è un mercato nero degli affitti: "Il diritto alla residenza per contrastarlo"

"Crediamo che ciò possa servire a contrastare le tante situazioni di sfruttamento collegate alla condizione abitativa", spiega Alice Ravinale di Sinistra Ecologista

C'è chi vive in una soffitta, chi in un garage o in un ex magazzino diroccato. Sono alcune delle situazioni sommerse che a Torino è costretto a subire chi non riesce a ottenere un contratto di locazione e deve ricorrere al mercato nero degli affitti. In particolare persone straniere che spesso sono costrette a vivere in situazioni al limite che vengono scoperchiate saltuariamente dai blitz delle forze dell'ordine. È anche per tentare di risolvere lo sfruttamento di queste persone che il consiglio comunale di Torino si è mosso approvando un documento volto a garantire il diritto alla residenza. 

"L'iscrizione di residenza è un diritto, invece oggi troppo spesso viene disciplinato come se fosse una concessione", spiega Alice Ravinale di Sinistra Ecologista, "ciò tende a invisibilizzare chi, al contrario, ha più bisogno di tutele. Per questo abbiamo proposto la mozione che chiede di permettere l’iscrizione anagrafica con autocertificazione a tutte le persone che non hanno un regolare contratto di affitto". 

"Crediamo che ciò possa servire a contrastare le tante situazioni di sfruttamento collegate alla condizione abitativa, a partire da quelle ben note collegate alle società di Giorgio Molino a cui la scorsa settimana la guardia di finanza ha sequestrato 6 milioni di euro in contanti", continua Ravinale, "Soldi incassati a fronte dell'affitto di case fatiscenti e sovraffollate: capiremo se c'è modo di far sì che quella somma possa essere destinata all'emergenza abitativa in caso di confisca". 

"Con l’approvazione in Sala Rossa chiediamo anche di rendere più rapida l'iscrizione anagrafica e di parificare i servizi a cui hanno accesso le persone senza fissa dimora con la residenza in Casa Comunale 1 e 2 e quelle con la residenza in Casa Comunale 3, che oggi è ingiustificatamente riservata alle sole persone straniere", conclude Ravinale, "Infine, con la mozione chiediamo all'amministrazione di derogare alla legge Renzi-Lupi, che vieta l'iscrizione di residenza per chi occupa abusivamente, nei casi di fragilità".

Iscriviti al canale TorinoToday su WhatsApp e segui la nostra pagina Facebook.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caporalato abitativo, a Torino c'è un mercato nero degli affitti: "Il diritto alla residenza per contrastarlo"

TorinoToday è in caricamento