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Appendino chiude il bilancio e dice sì al centro commerciale in centro

Il progetto, al quale i grillini erano contrari, andrà avanti: permetterà all'amministrazione di incassare 19 milioni di euro

La prima cittadina ha annunciato che il centro commerciale a ridosso del centro città si farà. Il progetto sull'area ex Westinghouse, in corso Vittorio Emanuele, al quale i Cinquestelle si sono detti da sempre contrari, verrà portato avanti contrariamente a quanto annunciato in campagna elettorale, poiché permetterà di incassare 19 milioni e 600 mila euro, utili a finanziare le fondazioni culturali, in particolare il Teatro Regio.

"Un progetto che è comunque stato modificato - si è giustificato l'assessore al Commercio Alberto Sacco -: in questa maniera la città potrà avere un reale beneficio".  Dettagli che sono emersi a margine della presentazione della delibera di assestamento del bilancio

La Giunta grillina ha varato infatti  una maxi manovra di 58 milioni per riequilibrare la situazione economica relativa all'anno 2016. Nell'ultimo giorno utile, i conti ereditati dall'amministrazione Fassino - sui quali pesavano 32 milioni di entrate da enti che non avevano confermato l'effettivo contributo e 10 milioni di spese per cui non vi era copertura finanziaria - sono stati messi in sicurezza.

Con vari tagli, utilizzando entrate straordinarie e attingendo al fondo di riserva, saranno garantiti i servizi essenziali, evitando gravi conseguenze ai torinesi. "Non è stata una manovra facile - ha detto la sindaca Appendino - ma era necessaria per non interrompere servizi essenziali per la città". 

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