Marcello Panettoni: da Venezia a Torino per guidare la Gtt verso i privati
Il 22 agosto scade il bando per candidarsi come nuovo amministratore delegato della Gtt. Anche se è presto spuntano i primi nomi dei possibili successori di Roberto Barbieri: sono Walter Ceresa e Marcello Panettoni
Da qualche settimana la Gtt è senza amministratore delegato. Da quando, cioè, Roberto Barbieri è passato al ruolo equivalente in Sagat, la società che gestisce l'aeroporto di Caselle Torinese. Ma l'azienda di trasporto pubblico torinese non è rimasta ferma. E' stato indetto un bando pubblico per trovare il sostituto di Barbieri: scadenza 22 agosto.
Sono diversi i nomi che potrebbero venire fuori nell'ultima settimana di agosto. Per il momento però due sembrano essere i successori papabili: uno è l'attuale Presidente di Gtt Walter Ceresa, un uomo che - secondo l'ex vicesindaco di Torino Tom Dealessandri - potrebbe benissimo prendere in mano la società da mattina a sera. L'altro è un personaggio sconosciuto al panorama piemontese. Si tratta di Marcello Panettoni, l'attuale numero uno dell'associazione italiana delle imprese di trasporto pubblico (Asstra).
Partendo da Ceresa i conti da fare non sono molti. Dipende molto dalla sua volontà. Gli scenari sarebbero molteplici: potrebbe prendere entrambe le cariche, oppure lasciare l'attuale ruolo di Presidente e ricoprire solamente quella da amministratore delegato di Gtt. Certo è che sarà uno dei pilastri su cui il Comune di Torino fa affidamento per la gestione e il passaggio di parte dell'azienda verso i privati.
Marcello Panettoni invece è il nome nuovo, ma non certo inesperto in materia. Tra i suoi incarichi spiccano la guida della società di trasporto pubblico di Venezia, la collaborazione con l'ex ministro dei Trasporti Claudio Burlando, e la delega ai Trasporti come assessore nel comune di Perugia. Lui potrebbe essere l'uomo giusto per traghettare la Gtt dall'essere azienda pubblica a "semi" privata.
Fatti i nomi - anche se ne potrebbero uscire altri - toccherà aspettare i colloqui e la scelta di Piero Fassino.