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Immigrazione, via libera di Cirio a nuovi CPR in Piemonte: "Non possiamo lasciare vagare gli irregolari"

Ha anche annunciato una serie di incontri con i sindaci dei Comuni al confine con la Francia

Alberto Cirio, il presidente della Regione, dice sì a nuovi CPR in Piemonte. La decisione di aprire in ogni regione italiana nuovi centri di permanenza e rimpatrio per i migranti irregolari è stata adottata dal Governo e secondo Giorgia Meloni dovrebbe servire ad affrontare l'emergenza sbarchi. 

"La scelta del governo di istituire nuovi centri temporanei per gli irregolari in attesa di rimpatrio nei loro Paesi è giusta per garantire condizioni di accoglienza dignitose ma, allo stesso tempo, la sicurezza dei nostri cittadini", scrive Cirio in una nota, "non si può pensare di lasciar vagare liberamente migliaia di irregolari sul territorio nazionale, perché questo vorrebbe dire non tutelare le nostre comunità".

Il governatore piemontese però mette dei paletti, auspicando un confronto con il Governo per l'individuazione della zona più idonea: "Non può essere all’interno delle città, deve essere a scarsa densità abitativa, facilmente presidiabile dalle forze armate e tale da garantire la dignità dei migranti e la sicurezza dei cittadini residenti". 

Poi l'affondo nei confronti della Francia: "Rimane il fatto che il comportamento della Francia è inaccettabile e per certi versi vergognoso: dovrebbe collaborare, come sarebbe doveroso dal punto di vista istituzionale e ancor prima umano, e invece respinge le persone, considerando quello dell’immigrazione un problema solo italiano. Nei prossimi giorni sarò al confine insieme ai miei assessori Ricca e Marrone per incontrare gli amministratori locali su cui non può essere scaricato il peso di questa emergenza". 

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