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Sabato, 20 Aprile 2024
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A Parigi in bicicletta, la vacanza a impatto zero di quattro non-atleti torinesi

Jack, Lo Smilzo, Rew e Francesco sono quattro amici torinesi che ad agosto partiranno dal capoluogo piemontese alla volta di Parigi in bicicletta. Un viaggio fatto da mille difficoltà che TorinoToday seguirà giorno per giorno

Quasi ottocento chilometri separano Torino da Parigi. Eppure la capitale francese è una delle mete più visitate dagli italiani e facilmente raggiungibile sia in treno che in areo. Ma ci sono quattro ragazzi torinesi che hanno deciso di raggiungere Parigi in modo diverso, a impatto zero, senza capitale e senza inquinare l'ambiente. Jack, Lo Smilzo, Rew e Francesco - tutti under 30 - il prossimo 3 agosto partiranno alla volta della Francia in sella alle loro quattro biciclette. E TorinoToday seguirà il loro viaggio.

Non sono quattro atleti, solo uno di loro lo è: Francesco nella vita è laureato in chimica ambientale e fa atletica a livello agonistico. Lui lo scorso anno ha già fatto una "vacanza" del genere andando da Torino a Firenze in sella alla sua due ruote. "Non è semplice - ci dice - ma è fattibile". Con lui macineranno tanti chilometri pedalando il fratello Giacomo (Jack) che di professione è un "architetto" della musica e collabora quotidianamente con artisti nazionali creando loro le basi, Antonio (Lo Smilzo) che nella vita di tutti i giorni rimette in senso le persone essendo lui un fisioterapista e, infine, Roberto (Rew) manager musicale e rapper che vanta collaborazioni importanti e la canzone "Nulla è impossibile" fatta insieme a Claudio Marchisio.

Ci metteranno all'incirca otto giorni ad arrivare a destinazione. Una media di cento chilometri al giorno che riprenderanno con diverse telecamere facendo montaggi video ogni fine serata prima di mettersi a letto e riposare qualche ora. L'idea di questo viaggio è venuta ai fratelli Sapienza: "Mia nonna a tavola una sera mi ha detto 'Sai che tuo fratello parte in bicicletta per Parigi?… da solo' - ci racconta Jack -. Quel 'da solo' mi ha fatto venire in mente che un gruppo alle sue spalle ci sarebbe stato proprio bene". E così in pochi minuti il viaggio da single è diventato un viaggio a quattro.

L'obiettivo degli ottocento chilometri è ammirevole e si sposa con l'ambiente e con la natura. I quattro "ciclisti" vogliono arrivare a Parigi senza inquinare l'ambiente, ma anzi stando a contatto con la natura e visitando luoghi che in treno e in aereo si sarebbero persi. "Abbiamo già pianificato tutto - sottolinea Francesco -, passeremo in posti che sono come paradisi terrestri".

Se la convinzione di Francesco è tanta e ha annunciato che da Parigi potrebbe non tornare indietro ma spingersi fino ad Amsterdam in bicicletta, Jack, Lo Smilzo e Rew sono di fronte a una montagna che vogliono scalare a tutti i costi. "Partiamo pur sapendo che ci saranno mille difficoltà - dicono quasi in coro -, noi seguiremo Francesco rallegrando un po' il viaggio, una delle cose che ci riesce meglio". I tre sono molto amici, forse anche qualcosa in più (non si fraintenda) e per hobby fanno spesso video divertenti che poi pubblicano in rete. Uno di questi lo avevamo condiviso anche noi: qui salivano sui pullman Gtt e si mettevano a pulirli in modo ironico ma non irriverente. "Secondo me ce la faremo - dice Rew che lascia trasparire il suo essere un manager - è da un mese che ci alleniamo per questo viaggio. E chi ci ferma".

In realtà per due dei quattro amici c'è anche un secondo obiettivo: "Noi - dicono Jack e Lo Smilzo - vogliamo salire sulla Tour Eiffel perché qualche anno fa andammo a Parigi ma visto che il biglietto della metro era caro non lo avevamo comprato e non eravamo andati a vedere il simbolo della città. Questa volta ci vogliamo rifare e senza dover prendere la metropolitana".

Alcuni sponsor hanno anche creduto in loro e così sono riusciti a risparmiare qualcosina su bicicletta, vestiti e caschi. Ora però toccherà a loro salire in sella e pedalare. Parigi, vista da una bicicletta, è parecchio lontana. 

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