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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Capitale europea dell'innovazione, Torino è seconda dietro Amsterdam

Al terzo posto Parigi. Il primo premio consiste in un finanziamento di 950mila euro, il secondo premio di 100mila euro, il terzo premio di 50mila euro

Torino seconda in Europa per capacità di innovazione: lo ha deciso oggi la Commissione europea al termine del Comitato delle Regioni in corso a Bruxelles, comunicando l’esito della selezione della Capitale europea dell’Innovazione 2016: al primo posto Amsterdam, seguita da Torino, terza la capitale francese, Parigi.

“Essere la seconda Capitale europea dell’innovazione – ha dichiarato il sindaco Piero Fassino - in un panel che comprende metropoli come Parigi, Berlino e Amsterdam è un risultato straordinario che premia la nostra città per la sua capacità di essere punto di riferimento in un ecosistema che vede imprese, università e centri di ricerca, istituzioni culturali scommettere sull’innovazione”. “La Commissione europea ha riconosciuto così il valore e l’importanza di questo impegno collettivo – ha proseguito il primo cittadino - e ci ha consegnato un dato certo: Torino e il suo territorio rappresentano un’eccellenza europea per l’innovazione”.

"Siamo orgogliosi di questo riconoscimento che premia il duro lavoro di questi anni - ha affermato l'assessore all'Innovazione e all'Ambiente, Enzo Lavolta -. La Città di Torino è stata inserita nella rosa ristretta delle pretendenti in particolare per quell’approccio e quella cultura dell’open innovation che sta caratterizzando le politiche di innovazione dell’amministrazione: si parla di processi e strumenti integrati e di collaborazione attraverso una serie mirata di iniziative di innovazione. Questo riconoscimento - conclude Lavolta - accrescerà la credibilità del modello smart city torinese e sarà di sostegno per ulteriori riconoscimenti, finanziamenti europei e investimenti privati". 

Torino era stata indicata tra le nove città finaliste tra le quali, oggi pomeriggio, è stata scelta la Capitale Europea dell’Innovazione 2016. La Commissione Europea ha comunicato la rosa delle pretendenti nello scorso mese di gennaio, frutto di una selezione tra le decine che hanno presentato la loro candidatura. Le altre città in competizione erano Berlino, Eindhoven, Glasgow, Milano, Oxford e Vienna.

La città di Torino è stata inserita nella rosa ristretta delle pretendenti in particolare per quell’approccio e quella cultura dell’open innovation che ne sta caratterizzando le politiche di innovazione dell’amministrazione: si parla di processi e strumenti integrati e di collaborazione attraverso una serie mirata di iniziative di innovazione, co-sviluppato dal Comune. Si inseriscono quindi in tal senso iniziative come Innova.To, concorso interno riservato ai dipendenti pubblici per innovare la Pa dall'interno, come Torino Social Innovation – FacilitO, un programma di accompagnamento e finanziamento di startup ad impatto sociale, o come Open Incet, il primo centro italiano di “innovazione aperta” dove attori pubblici e privati collaborano insieme per risolvere le sfide sociali.

Accanto a questi si aggiunga la costante attenzione per diffondere l'uso strategico degli appalti pubblici (public procurement), su cui l’amministrazione si è vista già riconoscere un ruolo di primo piano, grazie a ben tre progetti europei comunitari vinti, e alle nuove forme e modalità di partecipazione, come nel caso del progetto Wegovnow, con cui la città ha vinto un bando Horizon2020. Si delinea così una strategia che fa principalmente leva sulla conoscenza collaborativa e su un ecosistema locale virtuoso, in cui l’amministrazione svolge un ruolo fondamentale. Il primo premio consiste in un finanziamento di 950mila euro, il secondo premio di 100mila euro, il terzo premio di 50mila euro.

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