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Michelotti, via gli immobili e spazio al verde: sarà il parco dei torinesi

Soddisfatto l'assessore Unia. Come diventerà il parco

Parco Michelotti sarà un “parco urbano a elevata naturalità”: uno spazio aperto a tutti ma non alla privatizzazione degli spazi verdi. Questo è ciò che emerge dalla delibera dell'assessore Alberto Unia, approvata dalla Giunta e in attesa del via libera definitivo del Consiglio comunale, che traccia le linee di indirizzo per il recupero e la fruizione dell'area su corso Casale che in passato ospitò il giardino zoologico.

Come sarà 

Dal documento si può intuire l'immagine di come sarà, in futuro, la grande area verde di 30mila metri quadrati che con la chiusura dello zoo, iniziò a subire un lento degrado. Per la piena rinascita del parco sarà necessario garantirne la massima accessibilità: tra i punti indicati, la recinzione dovrà essere rimossa e sostituita da legno e siepi e i pedoni potranno percorrerlo sia sul versante del fiume, sia lungo il viale dei platani, con numerosi sentieri trasversali.

Saranno garantiti servizi igienici gratuiti, fontanelle, illuminazione a led, spazi per il parcheggio delle biciclette e un’area cani. Il destino degli immobili è la demolizione, tranne il rettilario, recuperato per attività culturali e divulgative. Gli elementi di naturalità presenti saranno conservati, altri alberi troveranno spazio per un ampliamento del bosco; anche la sponda del fiume sarà valorizzata, con la messa a dimora di vegetazione “gradita” all’avifauna, una delle ricchezze e delle attrazioni del Po torinese.

Tutti gli aspetti naturalistici saranno evidenziati da cartelli, con funzione didattica e culturale, a fianco di aree dedicate ai laboratori e alle attività di educazione ambientale, con il pieno coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini nella definizione delle attività da svolgere nel parco. Tali attività, comprese quelle sportive, non dovranno impattare sull'ambiente ma essere svolte con strutture removibili.

Un modello da copiare

“Il modello di coinvolgimento della cittadinanza applicato al Michelotti - ha commentato Unia - si è dimostrato un valido strumento di gestione dello spazio pubblico e potrà essere usato in altre situazioni che nel tempo emergeranno”.
Le “Linee d’indirizzo” permetteranno infatti ai futuri progettisti di disegnare un modello di parco in piena sintonia con i desideri dei suoi primi utilizzatori, i cittadini. 

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