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Car sharing, Torino cerca società private per il servizio free floating

Il servizio "free floating" consente al cittadino che noleggia, di cercare l'auto più vicina, utilizzarla e poi lasciarla parcheggiata nel luogo di destinazione

Torino apre le proprie strade alle auto in condivisione e cerca imprese private che siano interessate a sostenere nel capoluogo piemontese l'introduzione del servizio "free floating".

Questo servizio si caratterizza per non avere dei punti di sosta convenzionati: le auto del car sharing - dopo l'utilizzo - possono essere, infatti, parcheggiate per strada, esattamente come si fa con la propria vettura, anche nelle aree riservate ai residenti.

La delibera che consente ai privati di manifestare il proprio interesse ad attivare il servizio suddetto è stata approvata ieri dalla Giunta comunale, la quale ha anche rivisto alcune modalità di erogazione del servizio di car sharing. In particolare è stato attivato il servizio "One Way", che consente di lasciare l'auto a noleggio in un posto diverso da quello in cui è stata prelevata.

In quest’ottica, da un lato la Città disporrà del servizio di car sharing erogato da Car City Club che, in qualità di servizio pubblico, deve essere complementare al trasporto locale ed erogare servizi con le modalità tradizionali. Dall’altro lato la Città apre il car sharing a modalità di servizio differenti rispetto alle tradizionali, e consente anche a eventuali società private, nel rispetto dei principi espressi dalla delibera firmata ieri dalla Giunta, di operare sul territorio torinese.

Fra i possibili privati operatori che potranno gestire il servizio di "free floating", spiccano le società Enjoy (che fa capo a Eni insieme a Fiat) e Car2Go.

I tempi di attivazione dovrebbero essere celeri: la stessa delibera parla, infatti, di 90 giorni di tempo per chi avanza interesse ad avviare la flotta. Con una crescita progressiva, fino ad arrivare ad almeno 250 auto circolanti in tre mesi.

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