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La meditazione ribelle contro l'inquinamento: ogni giorno davanti alla Regione

Extinction Rebellion è un movimento nonviolento che nasce in Inghilterra

Dopo i Fridays for Future arruvano gli Extinction Rebellion. Ogni giorno per un'ora, siederanno davanti alla sede della Regione Piemonte in piazza Castello per meditare sull'emergenza inquinamento. Si tratta di un movimento internazionale nonviolento che nasce in Inghilterra in risposta alla devastazione ecologica causata dalle attività umane, basato sui risultati scientifici.

L'appello alle istituzioni 

Chi aderisce intende richiamare alla disobbedienza civile per chiedere ai governi di invertire la rotta che sta portando inevitabilmente verso il disastro climatico e ecologico. E gli adepti di Extinction Rebellion Piemonte da ieri, lunedì 3 febbraio, ogni giorno si recherà davanti alla sede della Giunta regionale per ribadire che l'inquinamento è un forte rischio per la salute umana.

Ieri, dalle 12 alle 13, erano una cinquantina a sedersi con tappetini e cartelli davanti alla Regione:

"La città di Torino sta soffocando, da settimane, dentro una nube di smog - sottolineano in una nota - . Le nostre vite sono in pericolo, e nessuna misura strutturale è stata presa per arginare il problema. Con in testa l’obiettivo generale dell’azzeramento delle emissioni inquinanti entro il 2025, chiediamo alle istituzioni Regionali e Comunali di mettere da parte ogni tipo di bandiera politica e di lavorare a un piano d’azione che sia immediato e radicale.

La nostra meditazione ribelle - proseguono - sarà la voce di ognuna delle migliaia di persone che ogni anno perde la vita a causa dell’inquinamento dell’aria. Sarà il rispetto di cui il nostro pianeta ha bisogno, l’ossigeno di cui si alimenta il nostro corpo".

Il 29 gennaio 2020 il Consiglio regionale ha dichiarato lo stato di emergenza climatica e ambientale con una mozione firmata da Maurizio Marrone, consigliere di Fratelli d’Italia.

"Il testo approvato - contestano gli Extinction Rebellion - contiene tre pagine di sommarie premesse scientifiche. Non viene mai citata la necessità di azzerare o ridurre immediatamente le emissioni di gas climalteranti per contrastare gli effetti devastanti del riscaldamento globale. I punti che la giunta regionale si impegna ad affrontare in tempi non definiti, - proseguono - ignorano totalmente i numerosi report scientifici, tra cui quelli dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico), che sottolineano la necessità di dimezzare le emissioni entro il 2030 per impedire il collasso climatico ed ecologico".

Rischi gravi per la salute

A lanciare l'allarme anche  l’Ordine dei Medici di Torino che ha sottolineato come l’esposizione allo smog aumenta i rischi di patologie legate alla vie respiratorie o ai polmoni, così come le probabilità di contrarre il diabete o il cancro alla vescica. Inoltre, l'aspettativa di vita diminuisce nelle aree più inquinate, come la città metropolitana di Torino.

Secondo l’ultimo report dell’European Environment Agency, in Europa circa 548 mila persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico. Sessanta mila sono, invece, i morti in Italia; 3500 in Piemonte e 900 solo a Torino.






 

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