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Maturità 2020: c'è l'ok per l'orale a scuola

Come si svolgerà

Il comitato tecnico scientifico ha dato il via libera agli esami di maturità in presenza. Lo studente, quindi, potrà svolgerlo nella propria scuola, dove saranno rispettate le norme di sicurezza, distanza sociale, mascherine e guanti.

Le scuole si attrezzeranno con gel igienizzante e con aule sufficientemente grandi da poter contenere, nel rigoroso rispetto delle regole di sicurezza, la commissione, il maturando e una o due persone a cui sarà permesso di assistere.

I ragazzi saranno chiamati uno alla volta. Il primo, ad esempio, si presenterà alle 8, il secondo alle 9 e così via.

Saranno avvertiti per tempo per evitare affollamenti all'esterno delle classi e della scuola stessa. Anche gli operatori dovranno fare in modo che non si creino assembramenti.

Tutto sarà contingentato e si svolgerà nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

Il colloquio sarà più lungo rispetto agli anni passati. I maturandi, infatti, non avranno potuto svolgere gli esami scritti. Proprio per questo durante l'esame sarà chiesta la traduzione di un breve brano di latino o greco o lo svolgimento di alcuni esercizi di matematica, a seconda del diverso indirizzo frequentato.

La valutazione terrà conto dei voti del primo quadrimestre e di tutto l'excursus dello studente, anche del periodo di video-lezioni per l'emergenza del Coronavirus.

Intanto, sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il ministro dell'istruzione, Lucia Azzolina hanno confermato che le scuole resteranno chiuse fino a settembre.

"Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico sconsigliano la riapertura delle scuole, se non vogliamo vanificare gli sforzi fatti da milioni di italiani e mettere a rischio la salute di tanti”, ha scritto su Facebook lo stessa Azzolina, ribadendo quando già detto da Conte.

Diventa sempre più pressante e sentito il problema di come gestire i bambini a casa. Conte, al momento, in conferenza stampa si è limitato a citare il bonus baby sitter, insieme ad un prolungamento dei congedi parentali. Anche la stessa Azzolina, nel suo post su Facebook, ha parlato genericamente di "misure di sostegno per le famiglie".

Si attende maggior chiarezza dal prossimo decreto aprile.

fonte foto: Freepik License/ pressfoto

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