Una visita per festeggiare Don Bosco
In questi giorni a Torino si svolge la settimana di chiusura dei festeggiamenti per il Bicentenario della nascita di Don Bosco, 5mila giovani si sono dati appuntamento in città da tutto il mondo per partecipare all’evento. In occasione di questo importante appuntamento numerosi sono i gruppi che hanno in programma una visita al Museomontagna per vedere la mostra Nelle terre dei sogni di Don Bosco. Alberto Maria De Agostini dal Piemonte all’America Australe.
In occasione del secondo centenario della nascita di San Giovanni Bosco, il Museo infatti ha presentato una mostra e un volume, che tracciano le fasi salienti dell’attività esplorativa del missionario salesiano Alberto De Agostini nelle regioni australi dell’America Latina. Una mostra del Museo Nazionale della Montagna e dell’Associazione Missioni Don Bosco Valdocco, con la Regione Piemonte, la Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Città di Torino e del Club Alpino Italiano e del Comitato organizzatore dell’Ostensione 2015 che vede 64 stampe di medio formato da negativi e originali, appartenenti al Museo, sulla Patagonia, la terra del Fuoco, il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Alberto Maria De Agostini, missionario salesiano, alpinista, fotografo e documentarista, scrittore, naturalista e cartografo, ha lasciato il Piemonte nel 1910 per intraprendere l’avventura missionaria nelle Terre Magellaniche, quelle che sarebbero diventate per lui una seconda casa, tanto da valergli il soprannome di Padre Patagonia.
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso, furono valorizzate le fotografie e i film realizzati in Patagonia e in Terra del Fuoco da De Agostini, appartenenti alle collezioni del Museo, ma soprattutto si fecero conoscere la figura, il lavoro e il pensiero del missionario di don Bosco.
Le testimonianze di una vita trascorsa nelle lontane terre del Fin del Mundo sono state proposte al pubblico in quattro importanti esposizioni – a cui oggi si aggiunge la quinta – che hanno visto ben trenta allestimenti in Italia, Argentina e Cile; ma anche in Canada e Svizzera. Sono stati pubblicati tre volumi, oltre a questo, alcuni in più edizioni; e sono stati prodotti, direttamente dal Museo, tre documentari di lungometraggio.
Il 23 maggio scorso alla presenza del Sindaco Piero Fassino, del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, dei membri del Consiglio e di oltre 100 vescovi e cardinali appartenenti alla Congregazione, si è tenuta la 28a replica della proiezione di Terre Magellaniche che con il volume e la mostra vogliono essere un omaggio della Città di Torino e del Museo Nazionale della Montagna a un grande piemontese, il cui ricordo è un vanto per l’intero Paese.