Spettacolo Martin H, Le mani di Hitler
"Professore, come può un uomo così incolto come Hitler governare la Germania?"
"La cultura è indifferente, basta guardare le sue mani portentose!"
Germania, novembre 1945. In un teatro abbandonato, un tenente dell'esercito americano interroga l'ex-rettore nazista Martin Heidegger.
Un dialogo serrato che mette in scena lo scontro tra la verità della storia e la verità della filosofia.
Davvero il maggior pensatore del Novecento avrebbe tradito la Storia per il troppo amore per la (sua) filosofia?
Rinchiuso in un teatro in attesa che sia istruito il processo che deciderà della sua adesione al nazismo, Heidegger riflette sul suo passato di filosofo ma non sui capisaldi del suo pensiero.
Impossibilitato alla lettura ed alla scrittura, all'ex rettore nazista non resta che la quotidianità di gesti banali come farsi la barba, aggiungere un pezzo di carbone nella stufa, sbucciare patate. Una voce, ricordo dell'amicizia di un tempo, quotidianamente lo interroga sulle scelte, gli interventi pubblici, le lezioni universitarie.
Lerner, il vecchio allievo e amico, fuggito in America per aver sposato un'ebrea, è ora tornato per preparare le carte del processo. Possibile che il più grande filosofo del Novecento non abbia capito cosa stava accadendo alla Germania, ai tedeschi, agli amici? Possibile che il pensiero più alto abbia abbracciato il regime più tetro senza avvedersene?
Troppo impegnato a cercare il baluginare dell'essere, Heidegger rimase cieco davanti a quanto accadeva intorno a lui. Compito dell'allievo di un tempo sarà restituire il maestro alla storia, strapparlo alle vette del pensiero per metterlo a confronto con la rovina di cui è stato complice.
Privato della cattedra, Heidegger dovrà sedersi al banco degli imputati: basteranno una macchina per scrivere e un revolver per giudicare la dignità di un uomo?
Al termine dello spettacolo seguirà un breve dibattito nel quale interverranno:
- Massimo Canepa, filosofo e uomo di teatro;
- A. Iadicicco, traduttrice dei Quaderni neri di Heidegger, di prossima uscita per Bompiani;
- Prof.ssa D. Di Cesare, autrice di "Heidegger e gli ebrei", docente di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma;
- Prof. G. Chiurazzi, docente di Filosofia teoretica ed Ermeneutica filosofica all'Università di Torino.