Nada Malanima per la festa della donna a Venaria
Uno spettacolo perfetto per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, che esplora il rapporto di una singola con il suo passato e la sua proiezione del futuro, che vede Nada da sola sulla scena, a parlare con se stessa, a esplorare una condizione in fondo universale.
"... nel chiuso di una stanza, una donna è in attesa di un'operazione che dovrà cancellare dalla mente e dagli occhi la visione di un'altra lei, la sua confidente allucinazione con cui ha da sempre un rapporto di affetto e ostilità".
Così scrive Nada Malanima ad incipit del suo "Scompagine", un monologo (o è un dialogo? o è un soliloquio?) che anche chiama: "commedia drammatica". Sulla scena, una donna, di età avanzata ma indefinibile, inchiodata a una vecchia poltroncina (evidentemente la sua, la sua preferita). Si chiede, e ci chiede: dove sono? E poi inizia a raccontare, tra sé e Sé - letteralmente, in dialogo con una Se Stessa che ama e detesta.