"Storie da una città nascosta”, fotografie al Palazzo della Luce
L’associazione Terza Settimana espone i racconti fotografici di chi vive ai margini. L’inaugurazione giovedì 16 febbraio alle 18 al Palazzo della Luce. Angelo conduceva una vita “normale”; un giorno è arrivata un’auto che l’ha investito mentre andava in bicicletta. Nei lunghi mesi tra coma e riabilitazione ha perso tutto: la casa, il lavoro, gli affetti.
Igbre viene dalla Nigeria e ad appena 20 anni si è già lasciata alle spalle una vita cui era stata costretta. Francesco faceva il falegname ma ha impegnato l’attività e la casa per curare la figlia gravemente malata. In comune, hanno tanta voglia di ricominciare da capo. E una macchina fotografica.
Angelo, Igbre e Francesco sono tra i dodici protagonisti del progetto Scat-To, promosso dall’associazione Terza Settimana (che si occupa di povertà alimentare) con il patrocinio della Città di Torino e numerosi partner istituzionali e privati. Scelti con l’aiuto dei Servizi Sociali, del Sermig e del progetto La Sosta dalla Caritas diocesana, negli ultimi mesi hanno imparato teoria e tecniche del mestiere dai fotografi professionisti Michele D’Ottavio e Max Ferrero.
Poi si sono messi dietro l’obiettivo (grazie alla macchine fotografiche messe a disposizione da Nital spa, distributore ufficiale della Nikon) per raccontare la realtà che vivono ogni giorno. Gli scatti sono diventati una mostra fotografica dal titolo “Storie da una città nascosta”, curata da Elisabetta Tolosano e allestita da Diego Giachello, che inaugurerà ufficialmente giovedì 16 febbraio alle 18 al Palazzo della Luce di via Bertola 40 a Torino.
Gli scatti, dieci per ogni fotografo, saranno visitabili fino al 5 marzo e una giuria qualificata sceglierà la foto migliore. Per il vincitore, una possibilità di ri-scatto: avrà diritto ad una borsa lavoro come fotografo, dove mettere alla prova le competenze acquisite trasformandole in un lavoro, ma anche in una nuova opportunità di vita. Anche gli altri fotografi avranno un riconoscimento: le foto in mostra saranno anche in vendita e il ricavato sarà destinato a progetti dell’associazione a loro favore.
Spiega Bruno Ferragatta, presidente di Terza Settimana: «i protagonisti del progetto hanno lavorato con passione ed entusiasmo per raccontarci le loro storie e quelle della città vista attraverso i loro occhi. Da tutti gli scatti emerge con forza la luce sull’oscurità. Perché tutte queste persone, per quanto la loro strada possa sembrare ancora in salita, non hanno perso la speranza e la voglia di guardare avanti, neppure dopo un periodo buio».
La mostra resterà aperta e visitabile dal 19 febbraio al 5 marzo, dalle ore 12 alle ore 20.