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Il parco del Valentino tra passato e futuro con il Salone dell'Auto

Dall'11 al 14 giugno il parco del Valentino sarà teatro di un nuovo evento destinato a ripetersi negli anni. Il Salone dell'Auto, ideato da Andrea Levy e organizzato con l'amministrazione, coinvolgerà tutta la città, con una ciliegina finale

Ormai mancano poche ore al taglio del nastro e finalmente il Salone dell'Auto, seppur completamente diverso rispetto al passato, tornerà a Torino. La cornice della manifestazione è il Parco del Valentino, uno dei luoghi magici della città, uno di quei posti in cui è stata scritta la storia dell'auto grazie a un passato (parliamo degli anni '30, '40 e '50) fatto da gran premi disputati a pochi passi dal centro cittadino.

Un progetto molto ambizioso, ideato da Andrea Levy e curato con particolare dovizia da ben nove assessorati che hanno lavorato per permettere che la manifestazione avesse una grande accessibilità. In primis è stato l'assessore Claudio Lubatti a dialogare con l'organizzazione del Salone, anche perché la ciliegina finale prevede la parata di oltre 300 autovetture dal Parco del Valentino alla Reggia di Venaria lungo un percorso di 15 chilometri che spezza a metà la città, bloccando, seppur temporaneamente, la strada interessata. Tradotto "un lavorone non da poco".

Sarà una festa, la festa di Torino, un festa a cui parteciperanno almeno 50 mila persone al giorno grazie anche ai tanti eventi che ci sono in città e all'apertura straordinaria tutti i giorni fino alle ore 24. Tanti sono i punti forti del Salone del Parco del Valentino: intanto ha la peculiarità di essere all'aperto, a differenza degli altri saloni che sono fatti al chiuso, è gratuito "perché vogliamo che tutti possano goderne", ogni brand automobilistico avrà stessi diritti e doveri degli altri e lo stesso numero di auto esposte. Non ultimo, ci saranno diverse presentazioni di due auto nuove: la Super Sportiva da 800 cavalli e motore 12 cilindri progettata da Torino Design, e Mole Costruzione artigianale modello 001, ideata da Umberto Palermo. Inoltre ci sarà una grande anteprima italiana con McLaren che espone al Salone di Torino la nuova 570S.

"Abbiamo voluto ideare un nuovo modello di Salone dell'Auto, in modo tale che fosse completamente aperto al pubblico - ci dice l'assessore comunale ai Trasporti, Claudio Lubatti -. Abbiamo fatto di tutto affinché fosse accessibile il più possibile. In più l'ultimo giorno portiamo il Salone nella città, nel singolo quartiere, davanti al supermercato e davanti alla scuola. Questa è una cosa assolutamente nuova".

Il Salone dell'Auto, così come è stato studiato, non ha un visitatore tipo. E' ideato sia per i collezionisti, sia per gli amanti e gli intenditori, ma anche per tutti coloro che vogliono vedere le auto da vicino e, perché no, le super car che magari hanno visto solo in televisione o sulle riviste. "Io mi immagino i bambini che vanno davanti alle auto e le ammirano - ci dice Andrea Lavy, il Presidente del Comitato Organizzatore -. Abbiamo voluto fare una manifestazione che porti la gente a riaffezionarsi alle vetture perché le tasse, i bolli e quant'altro hanno fatto passare quell'amore che qui a Torino era di casa".

Infine parliamo di costi. L'organizzazione dell'evento si aggira sul milione, milione e mezzo di euro. Una cifra non esorbitante, ma anzi molto contenuta visto quanto costa solitamente organizzare qualcosa del genere.

La manifestazione comincia con i migliori auspici, tanto che il 12 giugno saranno a Torino diversi amministratori di città italiane e non solo per vedere cosa sia stato in grado di progettare la città di Torino.

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