"O maè" con Eleonora Frida Mino: una storia di sport e vita
Lo sport come insegnamento di vita. È ispirato a "O Maè - storia di judo e di camorra" scritto da Luigi Garlando, il nuovo spettacolo di Eleonora Frida Mino che, dopo il successo di "Per Questo!" dedicato a Giovanni Falcone, torna a parlare di lotta al sistema mafioso.
L'anteprima è in programma venerdì 18 marzo alle 21 alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani di Torino mentre al mattino alle 10 lo spettacolo sarà riservato agli studenti delle scuole torinesi. Sul palcoscenico la Mino porta la palestra di Gianni Maddaloni a Scampia e ciò che significa la medaglia olimpica vinta nel 2000 a Sidney dal figlio Pino.
Lo stesso Maddaloni ha voluto che fosse proprio l'attrice torinese a raccontare la sua storia a teatro e nelle scuole. Ed è attraverso un monologo che Eleonora Frida Mino, ex avvocato che ha fatto della sua esperienza giuridica una passione teatrale, parla dell'intensa e coinvolgente 'favola' che ruota attorno al judo e all'amore per la vita.
Si tratta di una trasposizione in chiave teatrale di ciò che la palestra di Maddaloni (O maè) rappresenta per chi, in un quartiere difficile come quello di Scampia a Napoli, apparentemente non ha alternative alla camorra, ai soldi facili e a un destino segnato dalla violenza e dalla malavita.
Scampia è un simbolo positivo: i sogni si possono realizzare e il destino si può costruire, a Napoli, come a Torino, a Roma come a Palermo. “La lotta per la legalità – spiega Eleonora Frida Mino - non conosce confini e non è prerogativa di una città o di un quartiere. Siamo partiti dalla Campania per parlare a tutta l’Italia”.
Quella del “Clan del bene” di Maddaloni in lotta contro il “sistema” della camorra è quindi una storia di amicizia e di ideali e a favore della legalità, che si adatta a qualunque periferia italiana. Il debutto nazionale dello spettacolo sarà il 29 marzo al Teatro Diana di Napoli in presenza di numerosi esponenti della lotta alla camorra.