"Nuto, ti ricordi?", la ballata scenica al Molo di Lilith
Una ballata scenica (letture, musiche, danza, ...) di Claudio Canal con Silvia A. Genta. Nuto Revelli era nato nel 1919: cent’anni. È morto nel 2004: quindici anni. Le ricorrenze lasciano il tempo che trovano e trovano noi pronti a ripetere che Nuto non è solo il partigiano, il testimone, il memorialista, che già basterebbe, ma è soprattutto uno dei più grandi scrittori dei nostri tempi. Se per nostri si intende domani e dopodomani.
Alcune testimonianze da lui raccolte sono riportate in scena, sono ricostruiti gli scenari di guerra e di lotta partigiana e la vita dei paesi di montagna e della Langa in profonda evoluzione.
Nuto Revelli indaga gli archivi parlanti che sono le persone con cui dialoga, i vinti. Quelli sbigottiti e impauriti dalle trasformazioni sociali e culturali, che oggi sbraitano, imprecano, inveiscono a squarciagola fino a diventare muti e ammutoliti. Nuto ti presento Achille: precari, depredati, senza potere, futuro incerto, stiamo diventando tutti negri [Achille Mbembe, Critique de la raison nègre, Paris, 2013, pag. 17].
I vinti e gli anelli forti cui Revelli dà la parola appartengono a generazioni passate, ma è come se fossero nati oggi, tanta è la distanza che prendono dal loro mondo e così forte il desiderio di uscirne, dalla notte del mondo. In scena questa tensione viene ricostruita con fedeltà ai testi, con la viva voce in video di Revelli, con i canti da lui composti, con il commento che rende presente il contesto, con il filo narrativo che un’unisce un’opera unica in Italia.
La ballata scenica rimescola le carte e con la parola, la musica, la danza, le immagini, i silenzi, lascia che sia Nuto Revelli a commemorarci.
Ingresso libero riservato ai soci Arci.