Nuova Officina Torinese #due, mostra collettiva al Museo di Arte Urbana
Nei locali espositivi del Museo d'Arte Urbana saranno presenti, venerdì 16 settembre dalle 18 alle 22, cinque giovani autori. Alice Arduino è una fotografa che si esprime in una dimensione allargata, ponendo la sua creatività al servizio sia del reportage, a cui dona un manto creativo che lo emancipa dalla stereotipia della consuetudine, che del linguaggio di ricerca, con il tramite dello scatto al pari digitale e analogico, spaziando da lavori a difesa dei diritti civili, fronte su cui è impegnata, ad altri in cui scandaglia la dimensione del paesaggio urbano e del corpo, sempre dal punto di vista di un originale sguardo laterale, pronto a cogliere particolari inespressi.
Hanieh Eshtehardi, giovane studentessa iraniana dell'Accademia Albertina, si fa portatrice di una ricerca pittorica di estrema raffinatezza formale. Tale raffinatezza non è però fine a se stessa ma erede della grande tradizione iconografica persiana, dove la meticolosità del lavoro è sinonimo di adesione spirituale ai valori dello stesso. Un linguaggio dal sapore antico è calato nella dimensione del presente, per indagare la condizione femminile e l'ossessione per l'immagine e la cura del corpo.
Maurizio Modena è artista già noto nella scena contemporanea non solo torinese, diplomato all'Accademia Albertina ed impegnato in una riflessione mai banale sui temi portanti della contemporaneità: dal piccolo ed abitudinario gesto quotidiano che ci relaziona con il mondo, a temi di più vasta portata come la scena urbana delle metropoli, l'agonismo e la spettacolarità degli eventi sportivi, la guerra diffusa e non più localizzabile, la politica e i suoi riti, la necessità di doversi spesso mascherare per affrontare senza danni il cimento di ogni giorno. Poetica sviluppata con uno stile tendenzialmente legato alla pittura ed al disegno, ma in grado di espandersi su direttrici eclettiche. Fereshte Moosavi è anche lei studentessa iraniana dell' Accademia.
Con uno stile pittorico raffinato e consapevole da un punto di vista dell'impianto tecnico-formale, l'artista, adoperando la metafora dello specchio, simbolo in Persia di purezza ed autenticità, perche in grado di riflettere oggettivamente l'immagine, quindi l'anima, delle persone, pone in essere una riflessione sulla sofferta condizione della donna nel suo paese. Una condizione che rende impossibile la libera manifestazione del proprio corpo e del proprio pensiero, rendendola vittima di infinite mediazioni che frammentano la personalità come tasselli di un puzzle che occorre ricomporre.
Per il progetto Spazio Temporaneo, che prevede in contemporanea all'esposizione principale la proposta di un autore su una parete della seconda sala della sede del Museo d'Arte Urbana, è la volta di Nk, giovane artista alessandrino che adopera lo stencil, tecnica antica ma oggi quanto mai contemporanea, per realizzare una variegata e fantasiosa serie di icone tratte dall'immaginario della scena metropolitana, della fiaba, del fumetto, del cinema e dell'immaginario mediale.